AUTORE: Sepulveda Luis
TITOLO: Il vecchio che leggeva romanzi d'amore
EDITORE: Guanda "Narratori della Fenice"
ALUNNA: Vitali Maria Chiara
CLASSE: 2
SEZIONE: C
SCUOLA: Scuola Media "Alessandro Volta", tel. 051 404810, fax.051 406272
COMUNE: Bologna
E-MAIL:
volta1@iperbole.bologna.itDATA: 27 marzo 2000
Antonio Jose Bolivar Pronao e' un uomo ormai anziano che vive in una capanna sulle rive del grande fiume amazzonico. Adora leggere romanzi d'amore, lentamente, per gustare ogni parola e carpirne ogni piu' nascosto significato. Ancora giovane, in seguito alla morte della moglie adorata, si trasferisce presso il popolo degli Shuar, impara la loro lingua e i loro costumi, viene accolto dalla tribu diventando uno di loro. Vive con gli Shuar molti anni finche' a causa di un suo imperdonabile errore, seguito alla morte del suo migliore amico, e ormai vecchio, e' costretto a lasciare la comunita' e a tornare a El Idilio. E' passato tanto tempo. Una mattina due Shuar portano al villaggio il corpo di un uomo ucciso da un tigrillo femmina (un felino sudamericano detto gatto-tigre): un "Gringo" doveva aver ucciso i suoi cuccioli e ferito il maschio, lasciandolo in una terribile agonia. Avrebbe potuto mietere molte altre vittime e cosi' infatti e'. Il Sindaco, Antonio ed alcuni abitanti di El Idilio decidono quindi di organizzare una spedizione per uccidere l'animale. Dopo vari tentativi falliti, quando la situazione degenera e il Sindaco fugge dimostrando tutta la sua vigliaccheria, non prima pero' di aver offerto al vecchio un compenso che egli rifiuta, e' lo stesso Antonio che, da solo, si assume l'incarico di dare la caccia all'animale. L'uomo insegue la belva che lo conduce alla tana del maschio, ormai preda di un'agonia mortale. E' qui che lo finisce, mettendo fine alle sue sofferenze. Poi, in una lotta dura e sanguinosa per entrambi, uccide la femmina. E' l'uomo a vincere, il vecchio, il saggio Antonio che non vede il tigrillo come un nemico, ma come un avversario contro cui ineluttabilmente deve combattere.
Ho amato molto questo romanzo avvincente e delicato, carico di significati e di valori che nella nostra societa' si sono persi o comunque appaiono confusi: il coraggio, l'amicizia, la saggezza, la sensibilita' verso la natura, anche quando essa si rivolta contro di noi. E quando questo succede e' spesso per responsabilita' degli uomini. E l'amore? Due quadri valgono per me l'intera opera. A lungo mi sono soffermata sull'immagine di una notte, durante la spedizione di caccia, dove c'era chi dormiva e c'era invece chi ascoltava il vecchio leggere un romanzo d'amore che parlava di Venezia e ho sentito, insieme ad Antonio, la sua commozione nell'accarezzare la belva dopo averla uccisa e piangere di vergogna, umiliato per una battaglia che, in ogni caso, sente di non aver vinto.