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Invio recensione Scuola Media Volta, Concorso Fahrenheit 451



AUTORE : SEPULVEDA LUIS

TITOLO : Il Vecchio che leggeva romanzi d'amore

EDITORE : Guanda-"I Narratori della Fenice"

ALUNNA : Tattini Martina

CLASSE : 2

SEZIONE : C

SCUOLA : Scuola Media "A. Volta"-tel.051 404810 - fax.051 406272

COMUNE : Bologna

E-MAIL : volta1@iperbole.bologna.it

DATA : 27 marzo 2000

Questo romanzo parla della lotta tra Antonio Jose Bolivar Proano', un vecchio che vive in una capanna nella foresta amazzonica e il tigrillo, una specie di tigre, ma piu' feroce. Questa lotta tra l'uomo e la natura, tra la potenza del-la bestia e l'astuzia di Antonio si svolge ai giorni nostri. La storia, in bilico tra la vita e la morte, piena di avvincente suspense, rappresenta la lotta contro il senso di colpa dell'uomo, quello che ci tormenta davanti alla vista della natura ferita, ferita da noi e dal nostro egoismo. Antonio e' un vecchio, un uomo solo, che vive in una capanna, senza moglie, da solo con i suoi romanzi d'amore. Nel suo cuore e' pero' custodito un tesoro inesauribile, accumulato durante gli anni vissuti nella foresta insieme agli Indios Shuar: quella sapienza particolare, quel conoscere e rispettare la natura,quel comprendere tutti gli esseri viventi, gli permettera' di uccidere il tigrillo che vaga per la foresta assetato di sangue umano, dopo che un uomo, un"Gringo", gli ha ucciso i cuccioli, privandolo di un motivo per vivere. La caccia dura a lungo e quando Antonio finira' l'animale, liberando il villaggio da un terribile predatore che ha gia' mietuto molte vittime, lo fa con profondo dispiacere. Avvicinandosi al corpo inerte della bestia, piange e si sente pentito, umiliato; piange di vergogna, si sente vile e in nessun caso vincitore di quella battaglia. Poi getta la doppietta con ribrezzo, quel fucile con il quale ha ucciso la natura. Ho trovato questo libro bellissimo, sia per la trama che per gli argomenti trattati, per la figura di Antonio, questo povero uomo vecchio e stanco, e per la potenza rappresentata da tigrillo, una belva feroce piena di odio nei nostri confronti. La parte piu' bella sta nel racconto della lotta, nel contatto tra Antonio e la bestia. Solo pero' dopo aver terminato di leggere tutto il romanzo, ho ripensato all'introduzione al primo capitolo, che da' un senso al libro, laddove l'autore saluta Chico Mendes, uno dei piu' illustri difensori della foresta amazzonica, ucciso da assassini pagati da orribili criminali che sostengono di agire in nome del progresso. E alla fine del romanzo, sembra che l'autore ci inciti a continuare il suo cammino in difesa di questo mondo. L'unico che abbiamo.