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recensione premio " fahrenheit 451"



AUTORE: Kundera Milan
TITOLO: "L' insostenibile leggerezza dell' essere"
EDITORE: gli Adelphi
ALUNNA: De Bonis Benedetta
CLASSE: 3
SEZIONE: C
SCUOLA: Scuola Media Statale "Vincenzo Neri"-TEL: 051/777057-FAX: 051777057
COMUNE: Pianoro Nuova (Bologna)
E-MAIL: nuxlbg@tin.it
DATA: 27/03/2000
 
Una poesia narrata attraverso la struttura del romanzo che ripercorre il ricordo del passato nel presente. 
Una storia normale, in un contesto sociale alttrettanto normale. Proprio questo e' il punto di partenza per elevare, fino a sublimare la quotidianita' dei sentimenti, dei pensieri, delle emozioni...del vivere.
L' arte dello scrittore sta nel partire da ipotesi quasi banali, per giungere, attraverso dissertazioni filosofiche e filologiche, a conclusioni gravi, pesanti, importanti (la com-passione sara' il sentimento piu' nobile dell' amore). Lo stesso vale per il contrario: a ipotesi ridontanti seguono conclusioni amene.
Una storia d' amore velata da tristezza e incomprensione, a cui fa da sfondo un ambiente grigio e un po' ottuso, quello della Praga degli anni '60, quello un po' esaltato della sua Primavera, a cui segue l' Autunno piu' cupo dell' occupazione russa.
I due protagonisti principali, che prestano la voce ai sentimenti su cui gioca il romanzo, sono Tomas, medico dissenziente, che nel comunismo aveva creduto, e Tereza, ex cameriera, sensibile, innamorata dei libri oltre che di Tomas.
Entrambi vedono il loro incontro come inevitabile (" Es muss sein"), perche' governato da troppe coincidenze fatali, che attraggono i poli opposti: la leggerezza e la pesantezza, attraverso il dualismo anima e corpo.
Tali concetti vengono frazionati nel corso del romanzo come caratteristiche del protagonista maschile, proiettato verso l' esterno, il corpo, con una vita sentimentale piuttosto intensa e variegata; nonche' del personaggio femminile,  decisamente rivolto al proprio interno, alla ricerca di quell' anima anch' essa  tanto condizionata e legata al corpo, da cui non riesce a liberarsi; per giungere a quella leggerezza tanto inafferrabile.
Le persone leggere sono sempre attratte dal loro opposto. I sentimenti sono subordinati a qualcosa di piu' grande, una sorta di magnetismo che capita la leggerezza e sopprime il peso.
Il mosaico di questi opposti si compone con i frammenti delle incomprensioni, delle coincidenze, delle parole fraintesi, degli attimi fugaci di estasi, per creare una nuova identita', quell' enigmatica chiarezza  dell' insostenibile leggerezza dell' essere.