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AUTORE: Giuseppe Ferrandino
TITOLO: Lidia e i Turchi
EDITORE: A. Mondadori
ALUNNO/A: Santinello Alice
CLASSE: 2
SEZIONE: D
SCUOLA: SMS Guido Guinizelli N.tel. 0429-72582 Fax 0429-783294
COMUNE: Monselice
Data: 24/3/2000
RECENSIONE
Lidia e i turchi e'una fiaba moderna. E'la storia triste e intrigante di una
bella ragazza di nome Lidia che ha quattordici anni e vive serenamente con
la sua famiglia in Russia, affrontando soltanto quei problemi che tutti gli
adolescenti hanno avuto: la ricerca della propria identita', la sessualita',
i rapporti con gli altri.
La felicita'della famiglia viene pero' distrutta una sera in cui la ragazza
viene rapita e portata in un luogo lontano da tutto: la sua citta', la sua
famiglia, i suoi parenti, i suoi amici......, per dare un erede a uno
spregiudicato uomo d'affari turco di sessantasette anni il cui nome
e'Mustafa'
Lekani. Lidia e'piena di paura; ha gia'avuto un'esperienza con un ragazzo,
ma con un uomo anziano e'molto diverso. E'obbediente e non oppone resistenza
a niente e a nessuno. E'ingenua, ma allo stesso tempo furba e, dopo varie
disavventure, riesce finalmente a ritornare nella sua citta'e a
riabbracciare
i suoi cari.
Questa storia e'solo frutto della fantasia dello scrittore e sa essere
interessante, didattica, ma non moralistica. Mi ha molto colpito il fatto
che il malvagio Mustafa'Lekani mandasse i suoi complici a rapire delle
ragazze
cosi'giovani per portarsele a letto e poi mandarle a prostituirsi.
Purtroppo questi fatti accadono anche ai giorni nostri: uomini abietti e
senza scrupoli promettono a tante ragazze, che vivono in condizioni
difficili
soprattutto nei paesi dell'est e del sud del mondo, una vita migliore e un
lavoro costringendole invece a vendere il loro corpo per le strade.
Alcune ragazze riescono a dichiarare tutto alla polizia o a confidarsi con
altre persone; in questo modo riescono ad uscire da questa forma di
schiavitu',
rifugiandosi in centri di assistenza con persona che le sappiano ascoltare
ed
aiutare.
Le vicende vissute da Lidia le hanno insegnato ad apprezzare i lati posotivi
della vita, ad accettare la realta'quando non si puo'cambiarla, a confidare
nelle proprie forze, ad amare la vita e a viverla con scaltrezza: " non
prendersi troppo sul serio non e'sufficiente, perche'tutta l'enorme e
spaventosa fessaggine che ci portiamo dietro, e ci fa marciare,
richiederebbe
solo il coraggio delle pietre o la pazzia dei santi ".