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recensioni per il concorso Farheneit 451



AUTORE: Jack London

TITOLO: Il richiamo della foresta

EDITORE: Mondadori

ALUNNA: Marozzi Caterina

CLASSE: 3

SEZIONE: F

SCUOLA: G. B. Gandino. Presidenza = tel. e fax 051 555 760 - Segreteria = tel. e fax 051 555 761

COMUNE: Bologna

E-MAIL: \ \ \

DATA: 23/03/2000

 

 

 

"Uccidere o essere uccisi, era la legge e a questo imperativo, che gli giungeva dagli abissi del tempo, obbedivo".

È il messaggio di un libro e un modo per definire la società moderna?

Nel vocabolario sotto la voce "società" troviamo:

"Gruppo di persone legate da usi, costumi, politica e lingua uguali".

Si deduce, quindi, che la prima ipotesi sia quella esatta (anche se la società di oggi rispecchia di più la prima piuttosto che la seconda definizione!).

Sto parlando (o scrivendo?) del libro "Il richiamo della foresta" che tratta di Buck, cane forte e vigoroso, che viene rapito dalla sua casa in California e tramutato, a furia di colpi di bastone, in un perfetto cane da slitta tra le nevi dello Yukon.

Già! Non ha nulla a che fare con quei barboncini tutti infiocchettati e profumati che vanno di moda oggi!

Si tratta di un vero cane. Uno di quei pochi animali della sua razza che è tornato selvaggio e felice. La sottile linea di confine tra cani e lupi sembra fondersi in Buck, che riporta maestosamente e possentemente le caratteristiche di entrambi.

Ma in fondo Buck non è solo un cane – lupo.

Un po’ di Buck esiste in ognuno di noi!! Non intendo dire che ci sia cresciuto il pelo sulla schiena o che ci sia spuntata la coda. Diveniamo Buck per ciò che facciamo.

Chi di noi, infatti, non è mai stato tentato di mollare tutto,di di fuggire dalle regole di ogni giorno e di correre a perdifiato per una verde valle (anche senza bisogno di ululare alla luna!)?

Chi di noi non ha mai avuto voglia di smettere di abitare in mezzo a quegli strani animali che si fanno chiamare uomini e che spesso si comportano peggio di lupi affamati?

Correte dunque a leggere questo bellissimo libro per rispondere a questo quesito: la vera società moderna e sviluppata è la nostra o quella dei lupi!?

 

 

 

 

 

AUTORE: Anna Frank

TITOLO: Il diario di Anna Frank

EDITORE: Einaudi

ALUNNA: Marozzi Caterina

CLASSE: 3

SEZIONE: F

SCUOLA: G. B. Gandino. Presidenza = tel. e fax 051 555 760 - Segreteria = tel. e fax 051 555 761

COMUNE: Bologna

E-MAIL: \ \ \

DATA: 23/03/2000

 

 

 

Quanti documenti abbiamo della seconda guerra mondiale? Quanti libri sono stati scritti sull’olocausto?

Forse contarli sarebbe impossibile, ma è giusto così.

Le parole "nazismo" e "antisemitismo" non significano molto se sono dette distrattamente. In realtà ogni volta che le pronunciamo bisognerebbe ripensare a ciò che esse significavano e continuano a significare purtroppo ancora oggi.

Infatti dietro a queste insulse parole si nascondono pensieri e pregiudizi folli e insensati che hanno portato alla rovina di milioni di vite umane.

Vite come quelle della povera e ormai nota Anna, semplice ragazzina ebrea di tredici anni, costretta a rifugiarsi in un alloggio segreto in seguito alla promulgazione delle leggi razziali di Hitler agli inizi della guerra.

Già chi non conosce la sua storia?

Eppure è importante che nessuno si scordi mai di lei né del suo piccolo diario, soprattutto nel mondo di oggi dove i valori e gli affetti non sembrano contare molto.

Il "Diario di Anna Frank" travolge tutti con la sua semplicità e la sua dolcezza così vicine a noi.

La voce di questa ragazzina, a cui fu poi imposto il silenzio, si libera in questo suo piccolo diario in cui riporta le vicende dei due anni trascorsi nell’alloggio segreto e i suoi pensieri più intimi.

La giovane ragazza ha una maturità che a molti adulti manca. Continua a sperare "nell’intima bontà dell’uomo" anche se cerca disperatamente qualcosa nella morte che non le provochi solo paura e sconforto.

Qualsiasi essere umano che abbia una coscienza non può che commuoversi leggendo questo libro.

Ed è proprio per questo che invito alla lettura del "Diario di Anna Frank" soprattutto ai ragazzi della mia età, per scoprire una parte importante e terrificante della nostra storia ma soprattutto... per non dimenticare.