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Il giro del mondo in 80 giorni
AUTORE: Jules Verne
TITOLO: Il giro del mondo in ottanta giorni
EDITORE: Mondadori Ragazzi
ALUNNA: Elena Cressoni
CLASSE: 3
SEZIONE: C
SCUOLA: sms "Il Guercino"TEL. 051/460205 FAX:460007
COMUNE: Bologna
E-MAIL: guercino@guercino.bo.cnr.it
DATA: 01/02/2000
Nessuna persona al mondo potrebbe immaginare una vita più organizzata di quella di Phileas
Fogg, il distinto gentleman londinese protagonista, insieme ai suoi compagni di viaggio di un'
avventura considerata a quei tempi una delle più rischiose: il giro del mondo.
Ci pensate? Senza aero, senza auto, servendosi solo di navi, treni, coraggio ed astuzia,
affidandosi al caso e alla fortuna! Il movente di questa scelta? Una scommessa contro il
tempo, decisa ad un tavolino del Reform Club tra il gentleman e i suoi compagni di gioco, in
palio denaro ed onore. Così da quella fatidica sera del 2 ottobre 1872 parte l'avventura che
si concluse ottanta giorni dopo, alla stessa ora, nello stesso luogo.
Ho apprezzato senza riserve questo capolavoro della letteratura, constatando che la fantasia
ed il talento di Verne non conoscono confini. Sono rimasta molto colpita da alcune frasi del
testo, nelle quali vengono espresse alcune notizie con dati molto diversi da quelli odierni. Ad
esempio è scritto che a quei tempi, per attraversare gli Stati Uniti d'America, occorreva
circa una settimana (per una distanza di circa 2200 km) mentre oggi, 130 anni dopo,
occorre meno di un giorno.
Per quanto riguarda invece i personaggi del libro, ammiro Phileas Fogg. per la forza d'animo
che gli permette di non arrendersi mai, nemmeno di fronte alle situazioni in cui tutte le
speranze sembrano vane, ma non ho apprezzato una sua frase all'inizio del libro:”gli
imprevisti non esistono”. Invece esistono, eccome! La vita di ognuno di noi è segnata da
moltissimi imprevisti. Sono felice, però, che alla fine Phileas Fogg vinca la sua scommessa
proprio grazie ad un imprevisto che, stranamente, egli non aveva calcolato.Nel libro è pressochè tutto perfetto: la scelta dei personaggi, i luoghi, la collocazione nel
tempo... Concludendo: ritengo sia una storia fantastica, anche se già in partenza si sa che il
gentleman ed i suoi compagni di viaggio vinceranno la scommessa, ma il modo con il quale
Verne fa accadere ciò ti lascia veramente senza parole.