Dire liberta'
progetto lettura (lettura)
Sat, 20 Apr 96 17:27 GMT+0100
AUTORE: Abrahams Peter
TITOLO: Dire liberta'
EDITORE: SEI
ALUNNO/A: Bonucchi Beatrice
CLASSE: 3
SEZIONE: R
SCUOLA: Media Fabio Besta
COMUNE: Bologna
DATA: 05/03/96
RECENSIONE
Sui muri, sui banchi, sui quaderni di scuola puoi trovare il suo nome:
LIBERTA', FREEDOM, FREIHEIT. In qualunque modo tu la
chiami, rimane sempre e per sempre il dono piu' prezioso che tu
possa possedere.
Ed e' quello che comprende il nostro amico Lee, protagonista di una
storia non solo di violenza razzista, ma anche di ribellione e di
conquista della liberta', storia ambientata nel passato di un Sud
Africa segnato dalla segregazione razziale, dalle spietate ed insulse
leggi dell'apartheid.
Lee e' infatti un vivace ragazzino, che, a causa della sua unica colpa,
quella di essere un meticcio di colore, viene strappato alla sua
famiglia, alla sua serenita', alla sua infanzia e viene fatto crescere
troppo velocemente in un mondo sbagliato e ingiusto, dove la liberta'
e' un privilegio di pochi.
Gli viene insegnato a non alzare mai lo sguardo, a sentirsi in colpa e
a vergognarsi di se stesso, ogni volta che e' davanti a un bianco.
Ma poi, qualcosa dentro di lui scatta, qualcosa che non puo' essere
represso ne' con imposizioni, ne' con torture o violenze: il desiderio
irrefrenabile di liberta'.
Ed e' proprio allora che Lee apre gli occhi e vede la sua terra bella
come non lo era mai stata, libera nonostante la presenza insistente
degli stranieri.
Si riscopre negli uccelli che volano senza impedimenti in quel cielo,
a cui aveva prestato sempre troppa poca attenzione e che ora sembra
piu' blu, piu' profondo.
Si riscopre appartenente a quel mondo meraviglioso popolato da
creature indomite e, riacquistando la dignita' perduta, apre gli occhi,
grazie ad una nuova visione della vita derivata dalle sue letture
clandestine che gli permettono di imparare a pensare a come puo'
essere cambiata la societa' in cui vive, che aspetta solo chi ponga la
pietra per l'inizio dei lavori.
Lee e' tra questi, ormai fiducioso delle proprie capacita'; al bivio della
sua vita decide di non restare a guardare, ma sceglie la strada che
portera' all'affermarsi della sua personalita' e della sua condizione
futura di uomo libero.