Padre padrone
progetto lettura (lettura)
Sat, 20 Apr 96 17:27 GMT+0100
AUTORE: Ledda Gavino
TITOLO: Padre padrone
EDITORE: Loescher
ALUNNO/A: Roda Elena
CLASSE: 3
SEZIONE: R
SCUOLA: Media Fabio Besta
COMUNE: Bologna
DATA: 21/03/96
RECENSIONE
Anni cinquanta: Sardegna dei pascoli, della vita selvaggia, Sardegna
padrona.
Il 7 gennaio 1944, dopo aver compiuto i suoi teneri sei anni, Gavino
Ledda, autore di questo libro autobiografico, si trova per la prima
volta sui banchi di scuola, ma la sua nuova esperienza duro' poco piu'
di un mese, cessando prima che egli divenisse un vero scolaro.
Questo accadde perche' il padre del giovane ragazzo, sorretto dalla
convinzione morale di essere il suo proprietario, lo ritiro' dalla vita di
studente per trascinarlo alla vita dei campi.
Gavino crebbe cosi' con l'odio per il padre, suo padrone, e con
l'insegnamento della natura, sua protettrice.
Il padre si presenta come uomo violento che infligge gravi punizioni
corporali al figlio con degli sterpi spinosi; come sognatore, posseduto
dal desiderio di poter coltivare un proprio podere con piantagioni di
ulivi.
E' un padre inconscio del male psico-fisico che procura al figlio, che,
pastore analfabeta, riesce a fuggire da questa tirannia durante il
servizio militare, periodo nel quale, con grossi sacrifici, consegue la
licenza media.
Ritornato al suo paese natale si rifugia sulle montagne, dove diviene
un autodidatta studiando per la maturita' liceale e la successiva laurea
in glottologia, lui che aveva sempre parlato dialetto e che non
dimentica di usare in questo bel romanzo, in cui, pur scrivendo con
toni crudi la sua infanzia e la sua adolescenza, non rinnega il
richiamo della propria terra, che in fondo dimostra di amare.
Da questo racconto e' stato tratto uno dei migliori film dei fratelli
Taviani, registi del miglior cinema italiano.
Attraverso la biografia dell'autore si ha la testimonianza della morte
della civilta' pastorale e patriarcale, societa' incompresa esistita fino
alla sua abolizione accaduta pochi anni fa.