Fino all'ultimo raggio di sole

progetto lettura (lettura)
Sat, 20 Apr 96 17:25 GMT+0100


AUTORE: Frizzera Sandra
TITOLO: Fino all'ultimo raggio di sole
EDITORE: Mursia
ALUNNO/A: Grandi Monica
CLASSE: 3
SEZIONE: E
SCUOLA: Media Testoni-Fioravanti
COMUNE: Bologna
DATA: 31/01/96
RECENSIONE
La scrittrice, con la sua opera,ha voluto fare conoscere le situazioni e
la realta' che una guerra civile porta ad affrontare, mostrando un
esempio di una semplice famiglia, composta da persone appartenenti
a diverse etnie e religioni, e che, quindi, rispecchia la complicata
situazione dell'ex Jugoslavia.
La vicenda, ambientata in epoca contemporanea, nel 1991, si svolge
su un pianoro di una collina, sulla cui cima troneggia un vecchio
castello: qui sorgono tre case dove vive una famiglia composta
dall'anziana e saggia nonna
Catarina, le due figlie Olga e Nadia, i loro mariti Goren e Boris e i
rispettivi figli.
La loro vita prima della guerra, era serena: gli uomini avevano un
impiego, mentre i bambini andavano ancora a scuola, fuorche'
Raiassa, la figlia maggiore che faceva la bambinaia nel villaggio
sottostante.
Ma con l'inizio delle prime ostilita' la situazione cambio'
rapidamente: Goren fu licenziato e tento' di emigrare in Austria
senza successo, i bambini non poterono piu' frequentare la scuola e
anche i ragazzi piu' grandi, Ivan e Raiassa, dovettero stare nascosti.
Con il passare dei mesi la situazione peggioro'ulteriormente e dal
castellofortezza, ora divenuto un accampamento, i soldati scendevano
alle tre case a fare razzia di galline.
Nel frattempo, nella comunita' si era aggiunto, come ospite, Otto, un
uomo evaso da un campo di concentramento e tratto in salvo da
Boris.
In seguito, Ivan, tornato da un lungo inverno a Sarajevo con il padre,
ottenne il permesso di poter passare la notte con i suoi amici.
Ma il giorno dopo si seppe che era partito per arruolarsi nell' esercito.
A questa notizia la famiglia fu molto spaventata, in particolare nonna
Caterina.
L'anziana donna infatti, le cui condizioni di salute erano molto
peggiorate, aveva preso l'abitudine di starsene seduta fuori dalla sua
abitazione, pregando i familiari di lasciarla li' ad aspettare il nipote
fino all'ultimo raggio di sole.
A mio parere questo romanzo, anche se termina piuttosto tristemente,
e' molto bello e interessante perche' mi ha permesso di
sensibilizzarmi al problema iugoslavo che proprio in questo periodo
si sta' cercando di risolvere e, quindi, ne consiglierei la lettura a tutti i
miei coetanei per farli venire a conoscenza di questi fatti e per
contribuire a creare un futuro migliore, senza ricadere negli stessi
errori del passato.