Il segreto di Luca

progetto lettura (lettura)
Sat, 20 Apr 96 17:21 GMT+0100


AUTORE: Silone Ignazio
TITOLO: Il segreto di Luca
EDITORE: Arnoldo Mondadori
ALUNNO/A: Battilana Federica
CLASSE: 3
SEZIONE: C
SCUOLA: Media Il Guercino
COMUNE: Bologna
DATA: 28/02/96
RECENSIONE
Il libro narra una storia molto intensa, piena di tanti valori e simboli.
La storia gira intorno a due personaggi: Andrea e Luca, anche se
molto diversi sono legati da qualcosa di profondo. Luca ha significato
molto per Andrea, anche se i due, prima di allora, non si erano mai
incontrati. Essi si incontrano in un momento molto particolare delle
loro vite, entrambi al ritorno nel loro paese natale, uno come
vincitore della guerra, al quale spettano grandi riconoscimenti e
l'altro al ritorno dal carcere, dove era stato condannato per trent' anni
fin quando il vero colpevole in punto di morte aveva confessato il suo
crimine. Andrea, fin da bambino, scriveva le lettere che la madre di
Luca inviava al figlio in prigione. In questo momento c'e' il passaggio
dall'infanzia dorata allo scontro con la dura realta', con i dolori
dell'esistenza e dell'ignoranza. Questo servira'poi ad Andrea per
affrontare la vita sotto una luce diversa, dove al mondo non c'e'solo
gioia, ma purtroppo anche tanto dolore che in molti casi colpisce
anche gli innocenti. Una cosa che mi ha colpito molto sono i simboli
della croce e dell'aceto. La croce e'la firma degli analfabeti, come la
madre di Luca, per Andrea significa, oltre che la passione del
Signore, il modo di firmare degli infelici. Il secondo simbolo e'l'aceto,
che per Andrea diventa l'odore dell'innocenza perseguitata, come per
la madre di Luca, che re clama l'innocenza del figlio. Durante lo
svolgimento del romanzo, Andrea cerca di scoprire il segreto di Luca,
che altro non e' che un amore proibito, perche' con una donna
sposata. Questo amore non puo' essere accettato dai compaesani e
cosi' Luca accetta l'ingiusta condanna come un segno del destino e
c'e' la rassegnazione dei due amanti che accettano le conseguenze del
loro sentimento.
Come dice lo scrittore: "La felicita' esiste solo sotto forma di attimi"
ed e' quello che hanno vissuto i due amanti. I veri colpevoli sono i
compaesani che non riescono a concepire il diverso, per loro
l'importante non e' essere ma apparire. Nel libro c'e' un confronto tra
il paesaggio abruzzese desolato e sconsolato, e il carattere chiuso e
ignorante dei cittadini.
Dall'opera ho riscontrato la grande importanza che lo scrittore vuol
dare all'impegno civile e all'onesta' delle persone.