Ascolta il mio cuore
progetto lettura (lettura)
Sat, 21 Oct 95 18:23 MET
AUTORE: Pitzorno Bianca
TITOLO: Ascolta il mio cuore
EDITORE: Arnoldo Mondadori
RECENSIONE PREMIATA: No
ALUNNO/A: Innocenti Evelina
CLASSE: 2
SEZIONE: D
SCUOLA: Guido Reni
LIVELLO: Media
COMUNE: Bologna
DATA: 28/04/95
RECENSIONE
Il libro e' diviso in 12 capitoli, ciascuno dei quali si compone di uno
svariato numero di paragrafi che non hanno un vero e proprio titolo,
ma una frase "riassuntivissima" che spiega cio' di cui si parla. L'autrice
dice di potersi riconoscere, a grandi linee, nella principale eroina del
racconto ma che le vicende narrate non hanno molta corrispondenza
con esperienze personali; comunque ammette di aver sintetizzato nelle
tre protagoniste del suo libro tutte le caratteristiche piu' belle proprie e
delle sue amiche. La storia raccontata si svolge nella prima meta' degli
anni '50 quando la guerra era appena terminata. Le tre eroine del libro
appartengono a famiglie benestanti ma in casa non hanno ancora
passatempi come la televisione o i videogames o i computers a cui
dedicarsi nei pomeriggi, dopo aver finito di studiare, e cosi' si ritrovano
a casa dell'una o dell'altra per giocare assieme. Bisogna anche tener
presente che ci troviamo in un paesino (Serrata) e non in una citta'
percio' non c'e' da stupirsi se all'eta' di soli 9 anni le bambine possono
andare in giro senza dover essere accompagnate da un adulto. Prisca,
Elisa e Rosalba frequentano la IV elementare ed e' cambiata la maestra:
non c'e' piu' la signorina Sole ma e' stata sostituita dalla signora Arpia
Sforza, proveniente da una scuola privata, e percio' abituata ad allieve
diligenti ed appartenenti a famiglie ricche ed importanti.
Subito dimostra la sua intolleranza nei confronti di Adelaide e
Yolanda, due bambine di strada nuove della classe: se in classe
succede qualcosa trova sempre il modo di addossare la colpa a loro e
di punirle con "torture" pazzesche. Nell'aula ci sono tre file di banchi
ben distinte: quella delle leccapiedi, sempre d'accordo con tutte le
decisioni deella maestra, quella dei maschiacci (fra cui Prisca, Elisa e
Rosalba), che contesta il modo di comportarsi dell'insegnante nei
confronti delle due nuove arrivate, e quella dei conigli, della stessa
opinione dei maschiacci ma troppo timide per dimostrarlo. Le tre
protagoniste avviano una vera e propria guerra nei confronti della
maestra
Sforza ed hanno un miliardo di buo- ne ragioni ma ella e' troppo forte
per loro e finisce per averla vinta. I piani architettati dalle tre eroine
sono giustamente alla loro portata, ma a dire il vero, sono rimasta
abbastanza delusa dalla lettura di questo libro perche' mi aspettavo
qualcosa di piu' movimentato e di piu' umoristico. Questo non vuol
dire che non mi sia piaciuto, perche' anzi penso che sia scritto molto
bene, e cio' e' confermato dal fatto che sto leggendo quello che si
potrebbe definire il seguito (anche se l'autrice lo sconferma) e cioe'
"Diana, cupido e il commendatore"