Va' dove ti porta il cuore
progetto lettura (lettura)
Sat, 21 Oct 95 17:55 MET
AUTORE: Tamaro Susanna
TITOLO: Va' dove ti porta il cuore
EDITORE: Baldini e Castoldi
RECENSIONE PREMIATA: No
ALUNNO/A: Zoggia Anna
CLASSE: 3
SEZIONE: D
SCUOLA: Guido Guinizelli
LIVELLO: Media
COMUNE: Monselice (PD)
DATA: 19/04/95
RECENSIONE
"... quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale
prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. Respira con
la profondita' fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuta
al mondo senza farti distrarre da nulla, aspetta ed aspetta ancora. Stai
ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore. Quando poi ti parla, alzati e va'
dove lui ti porta."
Cosi' termina la lunga lettera dell'anziana nonna alla nipote lontana, in
America, destinata a durare negli anni come un qualcosa che la
sostituisca dopo la sua morte, ormai vicina, e a narrare della sua
passata solitudine, della sua crescita precoce dovuta al sadismo degli
adulti, della sua sensibilita' mai tramontata... "VA' DOVE TI PORTA
IL CUORE" e' un romanzo epistolare, di linguaggio e struttura
semplici, che innalza i vecchi, buoni sentimenti, oramai dimenticati
dalla societa' attuale, e, soprattutto, la decisione di dirigerci dove ci
porta l'istinto.
E' un libro schietto, sincero, fresco, quotidiano, da cui si traggono
continuamente insegnamenti di vita, una vita governata dalla
"regolarita' della natura".
Il libro e' una raccolta di ricordi dove la vita e' rappresentata come un
perenne radunare sentimenti ed emozioni, ed e' una continua
riflessione che affronta gli argomenti piu' disparati, dalla morte, al
rapporto tra cuore e mente, al concetto di vita, religione, dolore.
"Solo il dolore fa crescere, ma il dolore va preso di petto, chi svicola o
si compiange e' destinato a perdere".
L'autrice sente ed esprime la forza dell'amore, vero, che emana una
luce unica... la felicita'; avverte il "flusso della vita", le "leggi della
natura", la "sensibilita' senza schemi, aperta" dell'infanzia e della
vecchiaia, la "corazza" di indifferenza e durezza che va a formarsi
nell'eta' adolescenziale, ad inspessirsi in quella adulta, per poi logorarsi
lentamente durante la cosiddetta "terza eta'".
La vita viene paragonata ora ad un albero in diverse stagioni, in preda
al vento, ora ad una lunga strada tortuosa, ricca di bivi e di diverse
direzioni, di viottoli, di sentieri non conosciuti.
La strada e' stabilita dal destino, ma il modo di viverla dipende "dalla
scelta che fai in un attimo". Non ci si puo' ribellare al destino, ignorare
la sua esistenza; il considerare i fatti di ogni giorno una casualita' e' una
visione della vita estremamente povera. Il destino ci pone interrogativi
ed ostacoli; la crescita consiste proprio nel superare cio' che ci viene
piazzato davanti