Niente resurrezioni per favore
progetto lettura (lettura)
Sat, 21 Oct 95 17:46 MET
AUTORE: Uhlman Fred
TITOLO: Niente resurrezioni per favore
EDITORE: TEA
RECENSIONE PREMIATA: No
ALUNNO/A: Romano Simone
CLASSE: 3
SEZIONE: B
SCUOLA: Salvo d'Acquisto
LIVELLO: Media
COMUNE: Bologna
DATA: 23/03/95
RECENSIONE
Se volete capire le vicende di questo libro, dovete risalire all'epoca
nazista, quando in Germania le leggi antisemite non consentivano agli
ebrei la permanenza nello stato tedesco; infatti "Niente resurrezioni per
favore" e' la prosecuzione ideale di un altro bellissimo libro dello stesso
scrittore "L'amico ritrovato".
Il protagonista Simon Elsas, essendo ebreo, era stato costretto ad
andarsene dalla Germania e trasferirsi in America. Finita la guerra, il
ragazzo, ormai adulto, vuole andare alla ricerca dei suoi vecchi amici in
Germania.
Appena arrivato, capisce che la guerra ha cambiato completamente il
paesaggio e le persone; infatti molti dei suoi amici non ci sono piu' e
sembrano scomparsi i luoghi in cui erano soliti incontrarsi. La
delusione di Simon e' profonda: egli si trova estraneo al paesaggio e
alla vita di un paese che non sente piu' suo. Un giorno incontra un suo
vecchio compagno di scuola, Fritz, con il quale in un primo tempo
tenta di parlare, ma la comunicazione e' difficile con lui e con altri
vecchi compagni che, tutto sommato, Simon incolpa di avere
appoggiato il nazismo o di non avere fatto nulla per evitarlo. Fritz,
pero', lo aiuta a ritrovare Charlotte, il suo grande amore ma, quando la
incontra, capisce che anche lei e' stata cambiata dalla violenza nazista;
infatti gli parla del terrore che vi era a quell'epoca quasi con
indifferenza e allo stesso tempo racconta la tragica fine dei loro amici.
Allora Simon si sente sempre di piu' un estraneo e capisce che quelli
che ha di fronte non sono piu' i suoi vecchi amici , ma persone che non
riconosce.
Ho apprezzato molto questo libro, che non e' di avventura, ma invita,
attraverso le vicende di Simon a "ripensare" la guerra e il nazismo,
perche' atrocita' di questo genere non si debbano piu' ripetere