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recensione



AUTORE : Karen Cushman
TITOLO : Catherine
EDITORE : Mondadori (Gaia Junior)
ALUNNA : Zucchini Elena
CLASSE : II media
SCUOLA : Guinizelli-Carracci
SEZIONE : I
COMUNE : Bologna
DATA : 23/3/1998

Sapete chi sono i Etelredo ed Etelbrico? Noo?!Ma come?!
Sono ifigli di Ermenredo, pronipoti di Etelberto, fratelli di
Ermenburga, nipoti di Ercomberto e cugini di Egberto.
E San Marcuola? Un Santo che curava piaghe putride e marce, esantemi
purulenti e altre disgustose malattie della pelle.
E che ve ne pare di esclamazioni come "Sante ossa! Pollici d'Iddio!"
Ce le insegna Catherine, un bel tipino che viveva nell'Inghilterra
dell'1290, tempi durissimiper le ragazzine, costrette a sposare soggetti
come "Barba irsuta", che mangiava tanto da "farevento come una tempesta
e strombettare come una cornamusa lasciata sotto la pioggia e suonata da
una capra". Lei e' ricca, ma il sogno e' diventare "incanta verruche",
tanto che prepara spesso intrugli con le erbe, non sempre curativi.
E' una vera femminista dell'epoca e non capisce perche' le ragazze non
possano pisciare sul fuoco per farlo sibilare, bere nelle birrerie,
ridere forte e, soprattutto, sposare chi vogliono.
E non sopporta proprio di fare conversazione con con bambine perbene e
noiosissime, che non spettegolano perche' e' troppo nocivo, non
raccontano storie perche' e' troppo fantasioso, non ballano perche'
troppo frivolo.
Alla fine, Catherine riesce a spuntarla, con l'aiuto del destino, e non
sposa Barba irsuta, ma il ben piu' amabile figlio Stephen.
"Per mille aringhe affumicate" direbbe lei : leggetevi il libro, magari
anche voi maschietti, se volete saperne di piu' sulle donne, ovviamente
quelle grintose come Catherine.