AUTORE: Vercors
TITOLO: Il silenzio del mare
EDITORE: Einaudi
ALUNNO/A: Lucia Marangolo
CLASSE: 3°
SEZIONE: A
SCUOLA: media statale annessa al conservatorio G.B.Martini
COMUNE: Bologna
E-MAIL: mediacon@iperbole.bologna.it
DATA: 24/03/00
Nella casa di un anziano signore francese e di sua nipote, è ospite un ufficiale dell’esercito tedesco. Più che ospite, è un discreto affittuario. Egli, infatti, rispetta la decisione dei due padroni di casa di non rivolgergli la parola, ma intanto parla lui, poco ed enfaticamente, raccontando loro la sua vita.
Il nonno, l’io narrante, è un personaggio in fondo subito ammirato e rispettoso verso l’ospite. Egli non parla ma, come la nipote, guarda e ascolta. Quast’ultima, poi, sembra fredda e rigida, ma non lo è affatto. Sarà il suo "addio" a migliorare un po’ la triste fine. L’ufficiale, infine, è un uomo intelligente, un letterato sognatore e romantico, che non ha smesso di credere nel rispetto e nell’educazione.
La voce narrante ha un linguaggio piuttosto semplice, apparentemente, ma che può nascondere grandi metafore. Raramente è espresso un giudizio sul nuovo arrivato, o sulla guerra, ma da molti piccoli particolari, è possibile capire quale sia veramente il messaggio dell’autore. Non a caso, anche il titolo mi pare una metafora.
Da questo breve racconto è possibile capire come poco sia importante la guerra o il motivo per cui la si fa, in confronto all’arte, alla letteratura, alle semplici parole.
Trovo sia bello e scritto bene, con una scorrevolezza insolita ai libri che trattano la guerra.