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Ragazzo negro



AUTORE: Richard Wright
TITOLO: "Ragazzo negro"
EDITORE: Giulio Einaudi
ALUNNO/A: Messina Anais
CLASSE: II
SEZIONE: A
SCUOLA: S.M.S. "Il Guercino"
COMUNE: Bologna
TEL:051/460205
FAX: 051/460007
E-MAIL: guercino@guercino.bo.cnr.it 
DATA: 26/03/'00
Una vita diversa. Un cammino tortuoso, ripido. Un futuro inesistente. Queste erano le 
speranze di un ragazzo negro, costretto a vivere nella miseria più angosciante, ad alzarsi la 
mattina e cominciare la solita giornata faticosa sperando di guadagnarsi un pezzo di pane. 
Questa è la storia di un ragazzo ribelle che non ha mai conosciuto un sorriso, che è stato 
allevato bruscamente in mezzo alla delinquenza e non ha mai avuto tempo di vivere la sua 
infanzia. E in mezzo a tanta disperazione, si è fermato e ha incominciato a dare valore alla 
sua vita. Basta! Lui non voleva più lavorare tutto il giorno per due spiccioli, era stanco di 
essere giudicato dai suoi famigliari 'per quello che era. Una nuova vita. E' difficile spiegare 
con quanta passione ho letto le pagine di questo libro. Ho assaporato la dura realtà di un 
tempo e devo dire che in confronto a questo ragazzo io sono ricca. La sua voglia di 
combattere contro un destino crudele soltanto perché era di colore mi ha affascinata e 
durante la lettura del libro ho condiviso le sue sensazioni, le sue emozioni. Sono maturata 
perché questo libro mi ha svelato l'importanza della vita, mi ha insegnato che per arrivare sul 
podio della vittoria, bisogna correre senza sprecare il fiato, saltare gli ostacoli per non 
cadere e… vincere. Ma il cammino è lungo, pieno di delusioni, sacrifici e sogni infranti. 
All'inizio mi sono vergognata perché sono consapevole di pretendere troppo dalla vita, e 
non mi rendo conto di avere già tutto quello che mi serve: ho dei famigliari che mi accolgono 
a braccia aperte, mentre questo ragazzo veniva picchiato in continuazione dal padre e 
giudicato dalla madre; ho una casa, un'istruzione, dei vestiti e di certo non lavoro 
faticosamente come era costretto a fare quel povero ragazzo. Ringrazio Richard Wright, 
perché mi ha svelato la sua dura vita, e mi ha insegnato ad amarla, a cogliere i momenti più 
preziosi e a non sprecarla, perché bisogna lottare prima di salire sul podio.