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I Tre Moschettieri



AUTORE: Alexandre Dumas
TITOLO: I Tre Moschettieri
EDITORE: LOESCHR editore
ALUNNO/A: Stanzani Giovanni
CLASSE: 2
SEZIONE: A
SCUOLA: S.M.S. "Il Guercino"  tel. 051460205 - fax 051460007
COMUNE: Bologna
E - MAIL: guercino@guercino.bo.cnr.it
DATA: 29/03/2000

D'Artagnan parte dal suo paese natale per raggiungere Parigi, salutato
tristemente dai genitori, i quali gli offrono un cavallo, una spada e una
pomata miracolosa per le ecchimosi. A Parigi si reca dal Signor De Treville
per diventare moschettiere del Re. Non è certamente il suo giorno fortunato,
perché, poco dopo, viene sfidato a duellon dai tre migliori moschettieri
della capitale francese, che in seguito diventeranno i suoi più grandi
amici: Athos, Portos e Aramis. Dopo una strana serie di peripezie, i quattro
moschettieri sono coinvolti nelle congiure di corte. La Regina regala una
preziosissima collana di diamanti al Duca di Buckingham. Il cardinale
Richelieu, ovverossia l'Eminenza Grigia, lo viene a sapere e contatta
un'avventuriera, nemica accanita di D'Artagnan, di nome Milady e le ordina
di rubarla al duca. Intano il Cardinale suggerisce al Re Luigi di indossare
la collana per il prossimo ballo di corte. La Regina, disperata si confida
con Costanza, la sua dama dama di compagnia preferita (ed è fra l'altro una
vecchia amica di D'Artagnan). E per questo legame tra la dama e il giovane
moschettiere si scatena il finimondo. Subito i quattro moschettieri si
offorno di andare a Londra, dal Duca, per recuperare la collana in pericolo.
In un duello a Londra Athos riconosce in Milady la sua vecchia moglie
separata, che lui credeva morta e che, nel periodo adolescenziale, prima di
sposarlo, era una ladra ed era stata marchiata a fuoco su una spalla col
fiordaliso, simbolo dei carcerati: putroppo riuscì a scappare e non si seppe
più niente di lei per qualche tempo. Perciò Athos, affrontò senza pietà e
con molta durezza Milady. Dopo duelli, agguati, trame oscure, vicende losche
all'insaputa di molti, D'Artagan e gli altri tre amici riusciranno nel loro
scopo: recupereranno fortunatamente la collana di diamanti.
Questa relazione mi ha aiutato a riassaporare, seppure in versione
"ridotta", l'astuzia e l'arguzia dei quattro esperti e simpatici
moschettieri. In particolare mi ha colpito il più giovane: D'Artagnan. Egli
combatte con talmente tanta caparbietà che sembra guidato dal diavolo: la
sua mano, a contatto col ferro della spada. Mi sono immedesimato nella
lettura come non mai, e sembrava fossi l'ombra di D'Artagnan: lo seguivo,
attraverso le narrazioni e i dialoghi, in tutti i suoi movimenti, durante i
duelli, nei nascondigli, a corte… Ho scoperto, infine, un insegnamento che
mi ha fatto riflettere: vivere in gruppo o comunque in compagnia forse è
meglio della solitudine; anche se io sono, fondamentalmente un
individualista