Autore:
Rushton
Rosie
Titolo:
Mamma non fare
scenate
Editore:
Arnoldo
Mondatori, Milano
Traduzione:
Alessandra
Dugan
Alunno/a:
Serena
Muratori
Classe:
3°
Media
Sezione:
C
Scuola: Scuola Media “Giuseppe Dozza”, Via De Carolis n° 23,
tel. 051/568484 fax. 051/568585
Comune:
Bologna
E-mail:
Data:
27/03/00
Recensione:
la storia
narrata in questo libro è raccontata dal punto di vista dei ragazzi tra i 13/14
anni. È la storia di 5 adolescenti con cinque situazioni familiari diverse: la
prima, Chealsea Gee, ha una madre che si crede ancora una ventenne ed esce di
casa con minigonne a fiori, magliette cortissime, zeppe di 15 cm sotto le scarpe
e con calze coloratissime, e un padre superappassionato di cucina e che ogni
sera prepara una cosa diversa, con disgusto di Chealsea e di sua madre. La
seconda, Laura Turnbull, ha invece i genitori divorziati che vivono con altri
due compagni: la madre vive con un ragazzo più giovane di lei che viene
soprannominato da Laura “Ameba”, mentre il padre vive con la Stupida Betsy, che
ha la bellezza di tre figli, tutti avuti dal primo marito. La terza, Jemma
Farrant, ha una madre superprotettiva, che la chiama “tesorino”, “amorino di
mamma” e con altri nomignoli sdolcinati in pubblico, e un padre che non vuole
intervenire. La quarta è Sumitha Banerji, che, essendo di nazionalità indiana,
ha un padre molto possessivo e autoritario che ha già deciso di darla in sposa
ad un ricco ragazzo indiano e lei naturalmente non ne vuole sapere e si rifiuta
categoricamente ad accettare di sposare un ragazzo che non ha mai visto all’età
di 14 anni. Il quinto è Jon Joseph, l’unico ragazzo della storia, che è alle
prese con un padre che continua a sbraitare e a lamentarsi, e che intanto fa
progetti per conto suo: “Tu andrai a Cambridge, studierai giurisprudenza e
diventerai un grande avvocato!”, e con una madre tutta casa e ufficio che vuole
fare la compositrice di bouquet di fiori.
Secondo me
queste cinque situazioni sono molto realistiche e sono descritte dalla
scrittrice in modo molto semplice e chiaro, ma anche molto divertente. Tutta la
storia ruota intorno a queste cinque situazioni e alla scuola che tutti e cinque
frequentano: tra scuola e casa, questi cinque adolescenti pensano di essere
nelle situazioni più critiche del mondo. Inoltre il loro carattere è segnato
anche dal loro aspetto fisico: Chealsea è il tipo tutto pepe che seduce più
ragazzi che può e poi li usa come calzini, Laura è una ragazza piena di
lentiggini, con i capelli rossi e un po’ soprappeso, Jemma è sempre vestita da
bambina, ed è l’unica non ancora sviluppata, Sumitha ha lunghi capelli neri, è
alta e snella e ha una predilezione per i vestiti neri, Jon è il ragazzo più
“figo” della scuola che però viene snobbato dall’unica ragazza che gli piace.
Consiglio questo libro alle ragazze tra i 12/15 anni che cercano un libro
semplice, divertente e istruttivo; i ragazzi che sono incuriositi troveranno un
libro strettamente femminile e con un umorismo diverso dalla loro concezione di
divertimento.