Il fu Mattia Pascal
progetto lettura (lettura)
Sat, 11 May 96 14:13 GMT+0100
AUTORE: Pirandello Luigi
TITOLO: Il fu Mattia Pascal
EDITORE: Arnoldo Mondadori
ALUNNO/A: Belfiori Sara
CLASSE: 3
SEZIONE: A
SCUOLA: Media Dante Alighieri (Sez. Medolla)
COMUNE: Medolla (MO)
DATA: 20/03/96
RECENSIONE
Il romanzo accentua la vena pessimistica che caratterizza l'opera di
Pirandello. Un uomo e due vite. Un bel giorno si trova un cadavere
che non viene identificato. Mattia Pascal decide di "usare" quel
cadavere per scomparire e rifarsi una vita. Certo tutti, se fossero nella
situazione del protagonista, un bibliotecario che conduce una vita
grigia, con un matrimonio in piena crisi, vorrebbero cambiare,
lasciare tutto, fuggire lontano dal loro destino. Si, dal loro destino.
Penso pero' che sia impossibile sf uggire a qualcosa che fa parte di
noi, lo abbiamo scritto sul palmo della nostra mano. Pascal non ci e'
riuscito, o forse Pirandello non lo ha voluto "slacciare" dal suo
destino. Mentre leggevo il libro da una parte volevo che Pascal
riuscisse a sfuggire al suo destino, dall'altra no. Il protagonista, dopo
una grande vincita al casino' di Montecarlo, si costruisce, piano
piano, una nuova vita, un'esistenza migliore. Cambia nome e diventa
Adriano Meis, gira l'Europa e poi si stabilisce a Roma; si fa degli a
mici, dei nemici e si innamora. Lui pero' non puo' essere sincero con
nessuno. Si accorge che la sua nuova esistenza e' piu' terribile
dell'altra. Decide allora di morire, simula un suicidio e scompare.
Torna al suo paesello e qui trova la moglie felicemente sposata con il
suo migliore amico. Ho imparato molto da questo libro. Con il suo
pessimismo Pirandello mi ha illuminata. Molte persone, anche
attualmente, cercano di sfuggire al loro destino: a queste consiglierei
di leggere il libro.