La fata Carabina

progetto lettura (lettura)
Tue, 23 Apr 96 23:20 GMT+0100


AUTORE: Pennac Daniel
TITOLO: La fata Carabina
EDITORE: Feltrinelli
ALUNNO/A: Fabbri Alessandro
CLASSE: 3
SEZIONE: B
SCUOLA: Media Leonardo da Vinci
COMUNE: Bologna
DATA: 22/02/96
RECENSIONE
E rieccoci nella banlieu di Belleville, in una Parigi terremotata, ove
poliziotti fascisti e afro-asiatici dei ghetti sono in lotta.
Tocchera' proprio a uno di questi piedipiatti, tale Vanini, un
"biondino dal loden verde", essere ucciso da una vecchietta, che gli
pianta, con una P38, una "dum-dum" artigianale nel cranio.
Benjamin Malaussene, capro espiatorio in una casa editrice, si trova a
dover provare l'innocenza del suo amico Hadouch Ben Tayeb,
incolpato dell'omicidio, a dover ritrovare la donna che ha acceso le
sue passioni, e che e' scomparsa da tempo, a ospitare vecchietti fatti e
rifatti di anfetamine, e a fronteggiare una bebe', sua sorella Verdun.
Questo libro e' ricco di temi realistici ed attuali, trattati senza prolissa
retorica, come l'abbandono dei vecchi a loro stessi, la droga, il
razzismo, e fa capire che, molto spesso, i bianchi ricchi e rispettabili
sono i peggiori criminali.
Non ho avuto difficolta' nella lettura, bensi' nel considerare la tribu'
Malaussene, in quanto Benjamin parla come se il mondo fosse una
rovina abitata solo da imperfetti, da cui si salvano lui e la sua
famiglia, suo fratello Jeremy, che nel libro ha la mia eta', e parla
"come uno scaricatore", e la sua amante Julie Correncon, giornalista
d'assalto, ma mezza cleptomane e irrispettosa della legge (vedi "IL
PARADISO DEGLI
ORCHI").
Ma non riesco a capire i personaggi, perche' ragiono come un
integralista in ogni campo della vita, probabilmente, e, quasi come in
un paradosso, questo libro mi e' piaciuto moltissimo; percio' credo
che agli altri, privi dei miei rigidi schemi, piacera' anche di piu'.