La guerra dei bottoni

progetto lettura (lettura)
Tue, 23 Apr 96 23:20 GMT+0100


AUTORE: Pergaud Luois
TITOLO: La guerra dei bottoni
EDITORE: Bompiani
ALUNNO/A: Bergamini Matteo
CLASSE: 1
SEZIONE: B
SCUOLA: Media Leonardo da Vinci
COMUNE: Bologna
DATA: 27/03/96
RECENSIONE
Avete mai vissuto l'emozione di fare una vera guerra da ragazzi,
senza esclusione di vigliaccherie, tradimenti e colpi?
Se cio' non vi e' ancora successo questo libro fa proprio per voi:
scorribande, tesori e rifugi segreti vi faranno credere di essere
"Lebrach", il capo del gruppo di Langeverne, oppure "L'Aztech", il
capo del gruppo di Vebrans.
Un futile motivo, il seppellimento di una mucca, nel passato aveva
messo in dissidio la gente di Langeverne con quella di Vebrans; oggi
i ragazzi dei due paesi continuano a lottare tra di loro per conquistare
la supremazia. Chi vincera' questa battaglia che dura da secoli?
Scopritelo leggendo questo libro molto divertente ma altrettanto
crudo.
Io ho scoperto in me la voglia di abitare in paesi di campagna, dove
gli spazi permettono ai bambini di giocare liberamente.
E' piacevole leggere la descrizione dei luoghi dove le due bande di
ragazzi si danno la caccia, dei loro nascondigli tra le rocce o nel
bosco; mi ha suscitato l'impressione di una grande liberta', in cui il
pericolo non e' costituito da automobili o persone malvagie, ma da
coetanei che fanno solo brutti scherzi.
Mi hanno stupito sia la solidarieta' che il gruppo ha per i propri
componenti sia la crudelta' di questi bambini nell'escogitare sempre
nuove cattiverie nei confronti dei ragazzi avversari.
Mi identifico nella paura dei ragazzi che devono affrontare le
punizioni che riservano loro i genitori quando tornano a casa senza
bottoni o tutti malconci. Secondo me il linguaggio di questi ragazzi e'
un po' volgare, anche se devo ammettere che e' facile sentirlo anche
oggi.
Un'altra cosa che non condivido del comportamento dei protagonisti
e' il continuo desiderio di sopraffarsi l'un l'altro, sia con le parole che
con i fatti.
Tutto sommato, pero', il libro e' divertente proprio perche' questa e'
una
"guerra dei bottoni" e non una guerra vera.