Il giudice e il suo boia

progetto lettura (lettura)
Sat, 20 Apr 96 17:29 GMT+0100


AUTORE: Durrenmatt
TITOLO: Il giudice e il suo boia
EDITORE: Loescher
ALUNNO/A: Mazzali Davide
CLASSE: 3
SEZIONE: C
SCUOLA: Media G. Marconi
COMUNE: Correggio (RE)
DATA: 19/03/96
RECENSIONE
Chissa' perche' il giudice e il suo boia? Non so se questo titolo o
questa frase mi abbiano colpito, condizionandomi in modo positivo,
ma una cosa e' certa, il modo, la scorrevolezza di espressione e i
dialoghi in questo libro contenuti, mi hanno portato ad apprezzare
l'autore, F. Durrenmatt; nato nel 1921, morto nel 1990 e vissuto nel
cantone tedesco della Svizzera.
Fin da giovane ha avuto molti motivi di contestazione, verso la
politica dei paesi europei in generale, Svizzera compresa e si e'
sempre impegnato a favore della giustizia e della liberta', ed e'
proprio per questo che i suoi libri riflettono questi principi. Molte
volte infatti si immedesima nei suoi personaggi, per esempio Barlach
e gli fa compiere azioni proprie del suo carattere e dei suoi ideali. E'
stato anche disegnatore satirico, scrittore di teatro di romanzi e un
grande saggista. Descrive molto bene i diversi ed intrecciati momenti
"chiave" della storia, che danno al lettore una piu' grande
motivazione per addentrarsi nel giallo. Un giallo che tratta della
solitaria lotta per il trionfo della giustizia di un commissario di
polizia,
Barlach, che risolve il caso piu' importante della sua carriera. Quello
dell'uccisione del tenente Schmied. E' ambientato nella tranquilla
Svizzera degli anni 50. Il suo commissario si incontra con diversi
interlocutori, trattando per lo piu' di grandi temi di carattere sociale.
Dopo lunghe indagini regolate dalla grave malattia che gli concede
pochi giorni di vita, il nostro protagonista riesce a risolvere il caso
affidatogli. Prende due piccioni con una fava, perche' riesce a far
uccidere il suo grande rivale e ad arrestare l'assassino di Schmied. E'
un vero e proprio giallo nel giallo, perche' si parla molto
dell'assassino di Schmied, ma leggendo attentamente e
immedesimandosi in Barlach si riesce a distinguere il vero e proprio
obbiettivo del giallo quello di trovare il vincitore della scommessa tra
Barlach e Gastmann, due rivali da sempre. Detto il fatto, bisogna
conoscere i protagonisti che lo hanno svolto. Barlach, il vero e
proprio protagonista, e' un commissario, diventato famoso come
criminologo a Costantinopoli, che poi, dopo diversi problemi con le
polizie europee, torna a Berna, la sua citta' natale, che pero' viene
indicata da lui come la sua "Tombo d'oro", perche' sembra brillante,
ma in fondo tutto e' una tomba. Dietro di lui si nasconde Durrematt
infatti, Barlach, odia il male, i metodi poco intensi nelle indagini
della polizia di Berna. E' un uomo vecchio, molto malato, farse di un
tumore allo stomaco, ma, nonostante la sua salute, e' intento nel
risolvere il caso affidatogli, perche' quando si prefigge una cosa non
la abbandona. Lavora spesso da solo nell'ombra, schivando tutti,
anche gli amici perche' per lui chiunque puo' essere l'assassino. Sa
sempre quello che fa, e' molto sicuro di se, e prudente, ma a sua volta,
rischia la vita per poter aggiungere alle sue prove altre sempre piu'
importanti.
Fa tutto questo forse perche' dietro l'omicidio di Schmied c'e' un'altra
vicenda, della quale si sente colpevole. Quella della scommessa con
Gastmann, una persona della quale
non si sa molto poco, ha una faccia da contadino, occhi incavati
capelli corti e quello che ci dice Barlach, cioe' che e' un assassino per
scommessa, perche' i due,tempi indietro, avevano scommesso, che
non poteva esistere il dilitto perfetto e per dimostrare il contrario all'
amico, Gastamann e' diventato il piu' crudele degli assassini, e' la
perfetta figura del male, che ha come unico scopo l' eliminazione del
commissario; pero' viene ucciso prima di poter fare tutto cio' da
Tshanz, la fighura per me piu' strana della quale si sa che e'
l'assassino, perche' e' un poliziotto assetato di gloria, che pero' riceve
sempre Schmied e per questo lo ha ucciso.Ha dato molto da fare a
Barlach, perche' non aveva lasciato alcuna traccia, ma lasciatosi
intimidire da questo ultimo si e' fatto scoprire. Tra gli altri
personaggi ricordiamo Luts, Von Schwendi, Clenin, Blatter, lo
scrittore, il dottor Hungertoben e altri.
Concludendo, il libro mi e' piaciuto, e' facile da leggere, attira tutti i
lettori, e' avvincente, e vi terra' sulle spine. Leggetelo e ricordatevi di
rispondere alla domanda" Chissa perche' il Giudice e il suo Boia ?".