I mille occhi della notte

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Sat, 20 Apr 96 17:25 GMT+0100


AUTORE: Swindells Robert
TITOLO: I mille occhi della notte
EDITORE: Arnoldo Mondadori
ALUNNO/A: Guizzardi Irene
CLASSE: 3
SEZIONE: E
SCUOLA: Media Testoni-Fioravanti
COMUNE: Bologna
DATA: 22/02/96
RECENSIONE
In epoca contemporanea, a Market Fulfort, un ragazzo di nome Tan
avvisto' una stella cadente, fu da li' che iniziarono i guai, perche'
quella che era un pianeta della costellazione di Orione che, entrata in
collisione con una cometa, condanno' gli abitanti a vivere sulla terra.
Questi erano creature spietate, atterrate proprio nel groviglio, il luogo
d'incontro di tre ragazzi, Tan,
Simon e Diane, i protagonisti della vicenda.
Il groviglio era una stazione abbandonata, dove si diceva che si
aggirasse il fantasma di un ferroviere, morto in un incidente. Questi
ragazzi trovarono, per cominciare, una nidiata di topolini bianchi in
un vecchio materasso; in seguito, il cadavere del Sig. Bain, nascosto
in un tunnel all'estremita' del groviglio. Non c'era il corpo, ma solo lo
scheletro dell'uomo, ricoperto dai vestiti.
I personaggi, cominciarono a collegare i topi all'omicidio dopo che
seppero che Bain era scomparso da pochi giorni e che, quindi, non
avrebbe avuto il tempo di decomporsi per rimanere solo un mucchio
di ossa e quando, alcune persone raccontarono di aver visto un
fantasma, ma loro sapevano che non era uno spettro che vagava per le
strade, infatti era l'insieme di una miriade di topi bianchi che,
aggrappati medianti i lunghi artigli l'uno all'altro, formavano una
sagoma bianca dalle dimensioni di un uomo.
Alla fine, i tre ragazzi riuscirono a sconfiggere queste orrende
creature con l'aiuto di Liz Gordon, una famosa giornalista. Ella riusci
a impossessarsi di una sostanza chimica, un virus che provocava
l'atrofizzazione degli arti dei topi e quindi iniettato in alcuni di essi,
essendo contagioso, si diffuse tra tutti gli animali, che, non potendo
formare piu' lo sciame, non poterono avere neppure una mente, di
conseguenza morirono tutti, senza lasciare tracce.
Il romanzo per me e' stato molto avvincente perche' e' ricco di
suspance e di tensione. Secondo me e' un libro azzeccato per i ragazzi
perche' si alternano i momenti di paura con scene divertenti; inoltre,
si legge molto bene, non ha un linguaggio complicato e la vicenda, a
mio parere, e' interessante e mi ha affascinato molto il modo in cui
l'autore ha espresso e descritto i sentimenti dei vari personaggi.