Primo amore
progetto lettura (lettura)
Sat, 20 Apr 96 17:24 GMT+0100
AUTORE: Invernizio Carolina
TITOLO: Primo amore
EDITORE: Morano
ALUNNO/A: Salmaso Roberta
CLASSE: 3
SEZIONE: D
SCUOLA: Media Guido Guinizelli
COMUNE: Monselice
DATA: 23/02/96
RECENSIONE
Una bambina, Elda, viene adottata da una coppia di contadini. A
quindici anni viene mandata a servizio dei conti San Giuliani,
padroni della terra, e si innamora del giovane Daniele. La madre di
questi gli impone di sposare una titolata, Flora.
L'amore fra Elda e Daniele aumenta sempre piu' alimentato dalla
generosita' e dalla purezza di Elda che non esita e sacrificarsi per il
bene di Daniele.
Flora tradisce il marito con un giovane delinquente che era stato il
suo primo innamorato; la tresca dei due viene pero' scoperta, Flora
viene uccisa e prima di morire confessa le sue malefatte.
Daniele, sposa Elda che era stata il suo primo, vero amore.
A formare questa trama movimentata anche se semplice concorrono
numerosi personaggi. I principali pero' sono tre: Elda, Daniele e
Flora. Elda e' buona, semplice, innocente e pura. Daniele e' un
giovane debole, estremamente ingenuo, dotato di una fragile
personalita' che si irrobustisce solo a meta' romanzo a contatto con
spiacevoli eventi. Flora e' superficiale, priva di qualsiasi valore, e si
innamora delle trasgressivita' di Reno piu' che dell'onesta di Daniele.
Dei personaggi "secondari" nessuno ha scarso valore perche' tutti
servono a far procedere l'azione: cosi' e' per Caterina serva animata
da sentimenti opposti a quelli di Elda; altrettanto si puo' dire per i
due contadini genitori adottivi che nella loro semplicita' desiderano
solo il bene della figliastra; Flora e Rosa, complici di Reno, sono
elementi chiave in tutta l'ossatura del racconto, come pure Dorboni
magistrato investigatore. Il racconto non contiene descrizione di
paesaggi, scene naturali, ma e' solo un'indagine psicologica di vari
personaggi. L'autrice fa trionfare il bene.
Per questo definirei questo libro un'esaltazione del Bene e una
condanna del Male. L'autrice lascia pero' a noi il compito di emettere
un giudizio.
Lo stile e' piano, la forma comprensibile anche se il linguaggio e' un
insieme di definizioni colte. Penso che la lettura di questo libro sia
adatta a ragazzi di tredici, quattordici anni. Infatti la sua lettura che
non mi era piaciuta molto alcuni anni fa, adesso che ho tredici anni e'
stata da me molto apprezzata e fatta con interesse.