Diario di un naziskin
progetto lettura (lettura)
Sat, 20 Apr 96 17:21 GMT+0100
AUTORE: Hasselbach Ingo
TITOLO: Diario di un naziskin
EDITORE: Arnoldo Mondadori
ALUNNO/A: Fabbri Alessandro
CLASSE: 3
SEZIONE: B
SCUOLA: Media Leonardo da Vinci
COMUNE: Bologna
DATA: 21/02/96
RECENSIONE
1989: le due Germanie abbattono il muro di Berlino, e, ben presto, si
riuniscono.
Il presidente della RDT (Repubblica Democratica Tedesca) Honecker
e' destituito e i prigionieri politici sono liberati... a questo punto,
Ingo Hasselbach, frequentatore di sessantottini, punk e hippy, puo'
ritrovare i suoi amici, ma, forse, sarebbe stato meglio se cio' non fosse
successo.
Si', perche' Ingo e' purtroppo un leader del neonato partito nazista,
pesantemente ostacolato dalla Stasi, la polizia segreta di Honecker.
Ingo narra in questo libro cio' che lo ha portato ad essere leader del
partito nazista: solitudine, bisogno di amici e protezione, odio verso
un'autorita' troppo severa.
Ma cosa dira' quando scoprira' che i suoi "camerati", con i quali
voleva costruire un mondo migliore, non sono che anarchici senza
principi, che usano mezzi meschini come le botte e le armi?
Benche' questo libro contenga alcuni termini "forti", ritengo che sia
molto piu' istruttivo rispetto ad altri relativi alla storia del
neonazismo, perche' parla molto piu' esplicitamente dei fattori che
hanno prodotto, ostacolato o favorito la nascita di gruppi di nazisti
nella Germania d'oggi.
Inoltre, il libro parla di fenomeni di vandalismo, di preparazioni
paramilitari, e di altre manifestazioni del neonazismo, che non avevo
mai conosciuto.
Mi hanno fatto capire quanti pericoli corra oggi la Germania, e come
sia facile che vecchie idee possano nuovamente circolare nella
societa'.
Consiglio percio' questo libro a persone che abbiano almeno undici
anni, affinche' capiscano anch'esse e cerchino di evitare che, un
giorno, i gruppi di neonazisti italiani possano organizzarsi e, come in
Germania, divenire una minaccia.