Momo
progetto lettura (lettura)
Sat, 21 Oct 95 18:33 MET
AUTORE: Michael Ende
TITOLO: Momo
EDITORE: SEI
RECENSIONE PREMIATA: No
ALUNNO/A: Ricca Armando
CLASSE: 2
SEZIONE: D
SCUOLA: Via Premuda
LIVELLO: Media
COMUNE: Novara
DATA: 11/04/95
RECENSIONE
Momo e' un romanzo di Michael Ende, ambientato in un tempo
lontano, quando gli uomini si esprimevano in lingue diverse dalle
nostre e nelle terre a clima caldo esistevano grandi e magnifiche citta'.
La' si ergevano gli alti palazzi di re e imperatori, la' si intersecavano
larghe strade e vie strette e tortuose. La' stavano i meravigliosi templi
adornati di statue d'oro e di marmo dedicate agli dei, la' "vivevano" sia i
mercati dai molti colori dove si offrivano le merci di tutti i paesi
conosciuti, sia le vaste piazze dove le genti si radunavano per
pronunziare discorsi o per ascoltarli. E, soprattutto, la' si trovavano i
grandi teatri. Erano molto simili ai circhi dei giorni nostri, salvo che
erano totalmente costruiti con blocchi di pietra. Le file dei sedili per gli
spettatori, una sopra l'altra, a gradinate, formavano come un grosso
cono capovolto. Viste dall'alto, alcune di queste costruzioni apparivano
rotonde, altre ovali, mentre altre ancora a forma di ampi semicerchi. Si
chiamavano anfiteatri. Ma alcune di queste antiche grandi citta' sono
ancora grandi al giorno d'oggi. Naturalmente la vita che le anima e'
diversa. La gente viaggia in automobile, in tram, in moto, e' provvista
di elettricita' e di telefono. Nonostante tutto, in mezzo alle nuove
costruzioni si reggono ancora un paio di colonne, un portale, un tratto
di mura e pur anche un anfiteatro di quei giorni lontani. In una di
queste citta' e' nata la storia di Momo. Momo e' una ragazzina che
viene da un luogo sconosciuto ed ha un'eta' sconosciuta. Arrivata nella
citta' decide di sistemarsi nell'anfiteatro, un luogo non frequentato dalla
gente del posto che, vedendola vivere in quella dimora "sconosciuta" si
insospettisce e si reca "a casa" di Momo per porle delle domande.
Dopo quest'approccio gli abitanti della citta' si mobilitano per
procurarle del cibo, un letto e tanti altri oggetti che si trovano in una
casa normale. Alla gente del posto piace Momo, perche' e' capace di
risolvere i problemi semplicemente ascoltandoli (es. una volta riusci' a
far cantare un uccellino standolo a guardare per una settimana intera).
La sua capacita' di ascoltare e' cosi' straordinaria, che ai tonti venivano
alla mente idee molto intelligenti; non perche' dicesse o domandasse
qualcosa di straordinario, ma per il semplice fatto che sapeva ascoltare
con attenzione e vivo interesse. Come in ogni storia che si rispetti c'e'
un protagonista (Momo) e degli antagonisti: in questa storia i signori
grigi. Sono delle persone con un abito completamente grigio, un sigaro
ed una valigetta; il loro scopo e' quello di guadagnare del tempo
rubandolo ai risparmiatori, i quali, inconsapevoli della truffa,
continuano a risparmiare tempo, compromettendo la loro vita. Essi
riescono a monopolizzare la vita della gente della citta', che,
continuando a risparmiare tempo, viene a privarsi anche del piacere
dell'amicizia e della conversazione.
Gli unici che rimangono estranei all'azione dei signori grigi sono i
bambini che si recano nell'anfiteatro per giocare, Momo, Beppo
Spazzino e Gigi Cicerone.
Beppo Spazzino e' una persona taciturna che, come dice il cognome, fa
lo spazzino, una professione che esercita di notte. Gigi Cicerone e' una
persona che parla molto, il suo lavoro e' quello di raccontare storie.
I signori grigi riescono a comandare su tutte le persone, tranne che su
Momo, la quale, trainata da una tartaruga riesce a raggiungere Maestro
Hora, Secundus Minutius Hora. Maestro Hora suggerisce a Momo il
modo per liberare la citta' dal dominio dei signori grigi. La ragazzina
ascolta i consigli di Maestro Hora e riesce a liberare la citta'.
Il libro e' un romanzo-fiaba, in cui la piccola protagonista combatte e
vince alcuni misteriosi individui, che tramano una colossale truffa ai
danni dell'umanita'.
Il testo e' lungo; il linguaggio usato da Michael Ende e' moderno, ricco
di aggettivi e di similitudini e presenta molte descrizioni di ambienti e
di persone. Alcuni termini della storia non sono molto chiari, ma si
comprendono grazie al glossarietto posto in fondo al libro