Se questo e' un uomo

progetto lettura (lettura)
Sat, 21 Oct 95 18:23 MET

AUTORE: Levi Primo
TITOLO: Se questo e' un uomo
EDITORE: Einaudi
RECENSIONE PREMIATA: No
ALUNNO/A: Visentin Laura
CLASSE: 3
SEZIONE: B
SCUOLA: Parini
LIVELLO: Media
COMUNE: Camposanto (MO)
DATA: 30/04/95
RECENSIONE
Il degrado di un uomo, questo e' cio' che racconta Primo Levi nel suo
libro-testimonianza dell'esperienza da lui stesso vissuta per circa un
anno nell'ignobile campo di concentramento di Auschwitz. "Per cui ci
si potra' forse domandare se proprio metta conto, e se sia bene che di
questa eccezionale condizione umana rimanga una qualche memoria";
"Ognuno sentiva, giorno per giorno, le forze fuggire, la volonta' di
vivere sciogliersi, la mente ottenebrarsi"; queste sono due delle molte
frasi che, leggendo incredula, questo libro, mi hanno colpito per la loro
profondita' umama.
Dal mio punto di vista sarebbe superficiale ricordare i singoli nomi che
vengono citati in questo libro, poiche' i loro nomi erano la
rappresentazione dei milioni di ebrei uccisi senza un perche', in
centinaia di campi di concentramento che erano solo delle anticamere
di morte, dei campi di incubi, dei campi di sdegno, nei quali gli uomini,
prima di venir uccisi perdevano tutta la loro dignita', la loro volonta', la
loro voglia di vivere, diventavano dei non esseri, erano solo dei numeri.
Io credo che se libri come questo fossero letti, non solo dagli adulti,
ma soprattutto dai giovani, simili vergogne non si ripeterebbero piu' e
l'umanita' non si dovrebbe piu' pentire degli errori fatti da gente
ignorante, incivile, insensibile, egocentrica. Persone che credono di
fare il bene degli altri pensando, in realta', soltanto a cio' che potra'
arricchire loro stessi e le loro famiglie. Arricchire solo in senso
materiale, ci tengo a precisarlo, poiche' chiunque volle un simile
massacro, non poteva certamente pensare ad altri se non a se' stesso.
Una cosa e' certa: come Primo Levi, alcuni uomini sono riusciti a
sopravvivere alla terrificante esperienza di Auschwitz e ci hanno
dimostrato che "La speranza e' sempre l'ultima a morire"