Ragazzo negro

progetto lettura (lettura)
Sat, 21 Oct 95 18:09 MET

AUTORE: Wright Richard
TITOLO: Ragazzo negro
EDITORE: Einaudi
RECENSIONE PREMIATA: No
ALUNNO/A: Borelli Beatrice
CLASSE: 2
SEZIONE: R
SCUOLA: Fabio Besta
LIVELLO: Media
COMUNE: Bologna
DATA: 21/04/95
RECENSIONE
"Ragazzo negro" e' un'autobiografia di Richard Wright, uno scrittore
vissuto nel Sud degli Stati Uniti d'America agli inizi del 1900, poco
dopo la fine della guerra civile fra nordisti e sudisti.
Richard lotto' fin dall'eta' della consapevolezza contro la triste realta' e
la patetica rassegnazione mentale delle persone che lo circondavano,
vittime passive del razzismo, cioe' della divisione sociale imposta negli
Stati Uniti d'America, secondo la quale vi erano due grandi categorie:
quella dei bianchi, ai quali erano concessi tutti i diritti e aperte tutte le
vie, e quella dei negri, succubi e maltrattati, ai quali erano serbate le
piu' umili mansioni.
Richard trascorse la sua infanzia in maniera drammatica: con
l'abbandono del padre, l'improvvisa malattia della madre, la poverta' e
la fame che lo costrinsero a trasferirsi in innumerevoli luoghi e a vivere
migliaia di situazioni, che lo resero esperto dell'animo umano prima
ancora di conoscere e affrontare il mondo.
Egli si rese presto conto della malsana atmosfera che si respirava in
famiglia: ottusita', ignoranza, fanatismo religioso. La religione era
intesa non come una continua lotta per migliorare se stessi e per
giovare agli altri, ma come un cumulo di superstizioni, di fatti
miracolosi e cio' era probabilmente dovuto ad un'immensa e
incolmabile insoddisfazione interiore.
Richard, vivo, ricco di aspirazioni e di amore per la lettura, tento' con
tutto il suo cuore di combattere contro questa ignoranza e di istruirsi,
senza avere contatti con il "mondo bianco". Ma anche a scuola dovette
sottostare ai dogmi dettati dai bianchi, che avevano imposto una
cultura che infondeva ai negri un profondo senso del limite delle loro
capacita', fino a spingerli a rinunciare e a soffocare in loro ogni sogno e
ogni aspirazione.
Per acquistare il materiale didattico, egli dovette trovare vari impieghi
lavorativi presso uomini bianchi, ma non riusci' ad imparare a stare al
loro gioco, fatto di angherie e pretese di completa sottomissione e
riverenza.
In seguito decise di abbandonare la scuola e dedicare tutto il suo
tempo al lavoro, fino a risparmiare una somma sufficiente per
trasferirsi nel nord America, sperando in una vita migliore.
Ma, continuamente ostacolato e oppresso dalla famiglia, scappo' di
casa, per andare in una citta' dove visse molte avventure che
temprarono il suo carattere e gli diedero l'occasione d'imparare ad
assumere per la sopravvivenza un atteggiamento di ubbidienza e
accondiscendenza, senza pero' rinunciare mai segretamente alle sue
speranze e alle sue personali opinioni