Polissena del porcello
progetto lettura (lettura)
Sat, 21 Oct 95 17:40 MET
AUTORE: Pitzorno Bianca
TITOLO: Polissena del porcello
EDITORE: Arnoldo Mondadori
RECENSIONE PREMIATA: No
ALUNNO/A: Nanni Francesca
CLASSE: 1
SEZIONE: B
SCUOLA: F. M. Zanotti
LIVELLO: Media
COMUNE: Bologna
DATA: 21/02/95
RECENSIONE
Polissena, una bimba dalle lunghe trecce nere, scopri' che era stata
adottata e cosi' scappo' di casa e ando' al convento delle suore.
La superiora le diede uno scrigno che era stato trovato vicino a lei, un
fagottino pieno di leccornie e un porcello.
Polissena parti': nel suo viaggio incontro' Lucrezia e con lei fece quasi
il giro del mondo. Nello scrigno c'era un pesciolino di corallo, una
bandiera pirata, un calzino rosso, uno scialle.
Lucrezia al collo portava anche lei un pesciolino rosso e diceva che
glielo aveva dato un pescatore; andarono da lui, ma egli dichiara che
non era suo padre perche' l'aveva solo trovata sulla spiaggia.
La moglie del pescatore poi aveva presa, prima di abbandonarla, anche
una spilla d'oro con dei diamanti.
Allora le due bambine andarono in una casa di dodici pirati, tutti
dicevano che la calzina rossa era di Crudelinfame, un pirata
ferocissimo e senza pieta'.
Andarono a una fattoria di Pacuvio, un contadino che si doveva
sposare; questo contadino aveva fatto fortuna, ma non aveva mai detto
come aveva fatto.
Pacuvio era un marinaio della Sanguinaria del pirata Crudelinfame.
Allora andarono alla Cittaverde un ristorante; in seguito si recarono
alla reggia.
Poi incontrarono un medico che diceva che colui che si credeva fosse
lo zio della principessa era invece suo padre.
Infine incontrarono un uomo che diceva che aveva fatto morire la
bimba della donna che amava, ma che si era sposata con un altro: e
quella donna era la mamma di Polissena.
Polissena allora ritorno' a casa.
Ma la storia non e' finita: Lucrezia che credeva che i suoi genitori
fossero morti, scopri' che i suoi veri genitori erano i re di cui prima vi
ho parlato.
Questo libro secondo me e' molto bello e avventuroso, ma in alcuni
punti fa anche piangere