Ritratti di scuola

progetto lettura (lettura)
Sat, 21 Oct 95 17:40 MET

AUTORE: Rea Domenico
TITOLO: Ritratti di scuola
EDITORE: De Agostini
RECENSIONE PREMIATA: No
ALUNNO/A: Aquilano Anna
CLASSE: 1
SEZIONE: B
SCUOLA: F. M. Zanotti
LIVELLO: Media
COMUNE: Bologna
DATA: 21/02/95
RECENSIONE
Il libro e' ambientato in un piccolo paesino del sud d'Italia; il
protagonista e' Nicolino: altri non e' che l'autore che affronta il primo
anno di scuola elementare.
In questa biografia Domenico Rea torna indietro con la mente e
ricorda il primo giorno di scuola quando, per la prima volta in vita sua,
assiste alle punizioni dell'insegnante, che tutti chiamavano in modo
riverente "Professore"; per il figlio dell'industriale, del medico, del
generale, .... arrivava al massimo ad una tirata d'orecchio, mentre al
figlio del "mozzonaro" o del "lutammaro" arrivava anche alle spalmate
e alle vere e proprie frustate.
Infatti, in seguito ad una punizione cosi' ingiusta, un bambino scappa
da scuola nell'indifferenza dei genitori a cui non importava l'istruzione
del figlio.
La parte che mi ha colpita e' stato l'arrivo dell'ispettore nella scuola.
Solo in questa occasione l'insegnante sembra preoccuparsi dell'igiene
della classe, cercando di coprire con vernice le pareti ammuffite.
Inoltre ai piu' miserabili viene chiesto di rimanere a casa in malattia per
non fare sfigurare la classe.
Anche la disposizione dei banchi era ingiusta: nelle file centrali stavano
i ricchi, nelle file laterali i "figli del popolo", e negli ultimi banchi quelli
piu' poveri, che si potevano permettere a mala pena una matita. Cosi'
quelli che piu' avevano bisogno di studiare, perche' non avevano
frequentato la prescuola, non sapevano neppure come si dovesse
tenere la penna in mano: rimanevano asini e poco istruiti.
Il libro e' molto bello perche' fa pensare, anche se in alcune scene si
puo' definire crudele e violento.
Anche l'edizione e' molto curata perche' ci sono parti didattiche che ci
aiutano a comprendere meglio quello che leggiamo.
Questo libro e' consigliato ai ragazzi della mia eta'