[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]
Recensioni
Invio alcune recensioni dell'alunna Faedi Giulia (2^A) della Scuola Media
Statale "N.Malatesta" sez. staccata di Calisese.
Prof. Cristina Taioli
AUTORE: Primo Levi
TITOLO: La tregua
EDITORE: Einaudi
ALUNNO/A: Faedi Giulia
CLASSE: 2
SEZIONE: A
SCUOLA: "Malatesta Novello" tel. 0547/29163
COMUNE: Cesena (FO)
DATA: 06/04/'98
RECENSIONE:
Questo libro, è praticamente il diario di viaggio verso la libertà dopo il periodo nei lager nazisti in cui l'autore vede davanti a sé una realtà cruenta e orribile in cui è internato sin da giovane età. Si ritrova ad Auschwitz, in Russia, Ungheria ed incontra persone di culture diverse ma vittime della stessa guerra in cui si smarrisce l’identità personale ma si ha una nuova volontà di vivere quando la liberazione si sente vicina.
Ed è un romanzo nel quale l’uomo non è più persona ma cosa, sottomessa da tedeschi orgogliosi e testardi a cui vedere un uomo sottomesso e straziato, malato non fa compassione, ma solo un motivo per ucciderlo e liberarsi di un essere ormai inutile.
Solo grazie al forte carattere che ha, l’autore riesce a salvarsi(insieme a pochi rimasti), ma non tutti poi ce la fanno....
La furbizia incide sulla sorte di tutti questi uomini ma in questo caso, Levi attende il giorno in cui poter tornare a casa e ogni scena dei Lager lo perseguita nella sua testa i comandi tedeschi e infinite persone giustiziate. Poi si ritrova sulla via del ritorno dopo due anni di assenza. “Dopo trentacinque giorni di viaggio, giunsi a Torino, la casa era in piedi e i famigliari vivi. Nessuno mi attendeva”. Si conclude così la sua vita come prigioniero e non è stato facile dimenticarlo.
AUTORE: Giovanni Mosca
TITOLO: Ricordi di scuola
EDITORE: Rizzoli
ALUNNO/A: Faedi Giulia
CLASSE: 2
SEZIONE: A
SCUOLA: "Malatesta Novello" tel. 0547/29163
COMUNE: Cesena (FO)
DATA: 06/04/'98
RECENSIONE:
L’autore è il protagonista di questo libro così semplice e chiaro. E’ lui che, presentandosi in segreteria per poter essere condotto in classe il suo primo giorno come insegnante, viene scambiato per alunno con la sua aria da bambino. Ma al contrario dell’impressione, colpendo un moscone con una fionda, conquista la sua classe, che era la più indisciplinata, ne ottiene il rispetto. E’ un insegnante contro i voti, i compiti in classe e i temi che farebbero scrivere ai ragazzi solo un mucchio di bugie.
Mosca si immedesima nei suoi alunni e vive con loro un anno scolastico, con occhi di studente, ricordando anch’egli la sua scuola elementare.
I suoi alunni non sono ragazzi modello, quando si può marinano la scuola ma Mosca non guarda loro con occhio sbagliato ma con comprensione perché in una bella giornata di primavera i fiori e gli uccelli attirano i ragazzi più dei libri.
In “Ricordi di scuola” Mosca è ironico ma allo stesso tempo commuovente, con il suo essere maestro-alunno e con il suo aprirsi agli alunni fino ad essere uno di loro.
La conclusione è la pensione ed in questo il maestro Mosca non si trova bene; così si inizia a scrivere per un giornale ma continua ad andare all’uscita della scuola, a vedere la bacheca, per vedere i bocciati e i promossi e l’occasione per incontrare i suoi ex-alunni e non manca e ora sono loro a battergli la mano sulla spalla del vecchio professore di cui ora, probabilmente con i nuovi amici si vergognano di parlargli.