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PIETRA CALCAREA
- To: LETTURA
- Subject: PIETRA CALCAREA
- From: guini (SMS G. Guinizelli - Monselice - PD)
- Date: Wed, 4 Mar 98 08:33 MET
AUTORE: ADALBERT STIFTER
TITOLO: PIETRA CALCAREA
EDITORE: SELLARIO
ALUNNO: CATTAPAN FILIPPO
CLASSE: 2
SEZIONE: D
SCUOLA: "G. GUINIZELLI"
COMUNE: MONSELICE
DATA: 24/2/98
RECENSIONE
Di solito, quando vedo un prete istintivamente lo associo ad una scelta di
vita con motivazioni ed intensita' di coinvolgimento del tutto particolari.
Leggendo "Pietra calcarea" quello che piu' mi ha colpito e' forse proprio
la descrizione di una situazione piuttosto diversa. Il protagonista e' un
prete speciale: vive in un piccolo paese, si comporta da prete, ma la
forma, normale, delle sue parole e delle sue azioni maschera la storia
personale di un uomo "comune". Nel racconto di Stifter viene descritto
l'incontro, avvenuto in un piccolo paese di montagna, tra un geometra,
che si era recato in quel posto per svolgervi incarichi di lavoro, ed il
parroco locale. Questo avvenimento non ha nulla di speciale, ma lo scrittore
riesce ad incentrarvi tutto il racconto, sfruttando la figura particolare del
prete, i cui aspetti salienti si scoprono quando egli, ammalato, racconta la
sua vita al geometra che lo era venuto a trovare. Da giovane, al contrario di
suo fratello, non aveva avuto buoni risultati a scuola, per cui, alla morte del
padre, la fabbrica di famiglia era data in gestione al fratello. Solo
allora comincio' a riprendere gli studi, da autodidatta, superando ora con
facilita' gli esami che prima non riusciva ad affrontare. In questo periodo,
ebbe un breve innamoramento per una giovane vicina di casa, subito interrotto
per la contrarieta' della madre. A causa di crediti che non fu piu' possibile
riscuotere, la fabbrica si trovo' in difficolta' finanziarie sempre piu'
gravi, fino al fallimento, che fu anche causa per il fratello di una grave
depressione, che fini' per causarne la morte. Non avendo piu' ora ne' casa
ne' denaro, il protagonista aveva deciso di intraprendere la vita religiosa.
Ora, ammalato, chiede al geometra, diventato suo amico, di conservare per lui
una copia del testamento, da consegnare al notaio alla sua morte. Dopo un
lungo periodo, il geometra torna nel paese, avendo saputo della morte
del prete. Il testamento rivela che il desiderio del prete sarebbe di creare,
con l'uso dei suoi risparmi, una scuola per i giovani del posto. Si scopre
pero' che la somma da lui lasciata e' del tutto insufficiente, ma il suo
desiderio si potra' comunque realizzare per il generoso intervento dei
paesani piu' agiati. Questi accadimenti, molto lineari, sono sufficienti allo
scrittore per descrivere con cura l'animo dei personaggi, come pure il
paesaggio in cui si svolge la vicenda.