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SOLI
- To: LETTURA
- Subject: SOLI
- From: guini (SMS G. Guinizelli - Monselice - PD)
- Date: Wed, 4 Mar 98 08:33 MET
AUTORE: PATRICIA HERMES
TITOLO: SOLI
EDITORE: ARNOLDO MONDADORI
ALUNNO: MANOLI ILARIA
CLASSE: 2
SEZIONE: D
SCUOLA: "G. GUINIZELLI"
COMUNE: MONSELICE
DATA: 5/2/98
RECENSIONE
Ariel, Cally e Mery Bell sono tre fratelli che vivono senza mamma.
La mamma Š andata via di casa per fare la ballerina; cosŤ i tre fratelli
iniziano ad affrontare la vita da soli. Ariel alla mattina va a scuola e al
pomeriggio a lavorare in negozio, mentre Meri Bell va scuola con sua sorella
Cally, ed anche lei al pomeriggio accudisce la casa e bada alla sorellina.
La loro vita Š dura e stentata, non parlano con nessuno della loro situazione
e cercano di "tirare avanti" tra i mille problemi di ogni giorno.
Pero' sono legati tra loro, si vogliono bene e questo li aiuta a non
scoraggiarsi. Un vicino di casa comincia a star loro vicino perchŠ si Š accorto
che la loro mamma non c' e' piu' e cerca di aiutarli come puo'.
Purtroppo pero' una grande disgrazia colpisce questa famiglia: Call si
ammala gravemente e poi muore. La mamma non torna neanche dopo questa tragedia
e quindi Mery Bell capisce che non riavra' piu' l' affetto della mamma.
Lei cerca di capire la scelta della mamma e non prova rancore per questo.
Ormai la loro situazione Š venuta alla luce. Percio' c' e' la possibilta' che
vadano a finire in orfanotrofio. Fortunatamete hanno la possibilta' di poter
andare a vivere nella famiglia dei loro vicini che li accolgono come figli.
Mi Š molto piaciuto leggere questo libro, perchŠ mi ha fatto pensare alle
ragazze meno fortunate di me, che sono costrette a diventare grandi senza
passare una giovinezza spensierata e divertendosi come credo sia giusto.
Eppure tutti i giorni si sentono notizie di bambini abbandonati e
questo non Š una cosa degna della civilta' del duemila. Sono rimasta anche
molto impressionata dalla maturita' di Mery Bell, che ha saputo capire la
scelta della mamma.Io l'avrei odiata!
Riflettendoci poi, ho capito che bisogna accettare le scelte degli altri anche
se fanno soffrire.