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Camelot. L'invenzione della tavola rotonda
AUTORE: Buongiorno Teresa
TITOLO: Camelot. L'invenzione della Tavola Rotonda
EDITORE: Salani Editore (Collana: Grand'Istrice)
ALUNNA: Ferretti Beatrice
CLASSE:3A
SEZIONE:B
SCUOLA: Scuola media statale Guido Reni Tel.051-235481
Fax051-260409
COMUNE: Bologna
E_MAIL: reni@kidslink.bo.cnr.it
DATA: Mercoledì 22 marzo 2000
Camelot è un bellissimo libro, ma di bei libri ce ne sono
tanti, mentre questo è reso unico dalla forma. L'autrice
finge di ritrovare un vecchio libro appartenuto ad un
singolare personaggio dell'antichità e divenuto famoso grazie
al film La spada nella roccia della Walt Disney: mago
Merlino, che quando inizia a scrivere il suo diario, perché
questo vecchio volume non altro che il suo diario, non è
ancora mago, ma un po' speciale lo è comunque.
Quando lascia la fatata isola di Avalon, per recarsi alla
corte di Uther Pendragon, dimentica questo libro, e così, in
seguito ad un episodio sospeso tra sogno e realtà, il
manoscritto va a finire in mano a Morgana, e poi passa tre
quelle di Artù, Ginevra e Galahad e ognuno riempie qualche
pagina con la propria storia; completano l'insieme alcune
lettere mandate a Ginevra, da Lancillotto e una da Morgana, e
inserite tra le pagine di questo codice. Oltretutto il libro
è scritto con lo stile di Teresa Buongiorno, che assomiglia a
quello di Bianca Pitzorno, il quale è allegro, semplice,
chiaro e coinvolge molto il lettore.
A proposito di chiarezza e semplicità: le leggende attorno
alla Tavola Rotonda (la cosiddetta “materia di Bretagna”)
sono tantissime e molto complesse. La Buongiorno, come aveva
già fatto per "Olympos. Diario di una dea adolescente", ne
prende una versione, la riassume e semplifica, aggiungendo
vicende con la sua fantasia. Per esempio: l'autrice ha
inventato l'infanzia di Morgana e Galahad, ha cambiato i
personaggi del Ricco Re Pescatore e di sua figlia e ha fatto
diventare positiva la classicamente negativa Morgana.
Per concludere, consiglio di leggere questo libro a tutti
coloro a cui piacciono le antiche leggende e le storie di
fantasia, senza lasciarsi influenzare dalla quarta di
copertina, dalla quale, a mio parere, non si capisce quanto
sia speciale e bello questo libro!
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alunno
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