Autore: Robert SWINDELLS
Titolo: La stanza 13
Editore: JUNIOR MONDADORI
Alunna/o: VALENTINA VALERI
Classe: 1°
Sezione: F
Scuola: MEDIA F.LLI PIZZIGOTTI
Comune: CASTEL S. PIETRO TERME
E mail: pizzigot@kidslink.bo.cnr.it
Data:26/03/’00
Fliss durante una gita scolastica insieme alla sua classe, dopo una notte, nota che c’è qualcosa che non va, infatti una sua amica, Ellie-May sta male, ed ha dei segni sul collo. La casa dove alloggiano Fliss e la sua classe si chiama "LA CASA DI DRACULA" e da molto tempo nasconde dei misteri. L’amica, giorno dopo giorno sta sempre più male. Allora Fliss e i suoi amici vogliono scoprire cosa c’è dentro la stanza 13, dove ogni notte entra l’amica che poi il giorno seguente sta sempre peggio. La notte seguente Fliss e i suoi tre amici, con molto coraggio, senza farsi scoprire dai professori entrano nella stanza e contemporaneamente fermano anche Ellie-May. Dentro la stanza c’era una bara con degli armadi che ricoprivano le pareti: passata la mezzanotte dalla bara si alza Dracula, che poi viene ammazzato con un piano programmato prima di fare la "missione". Infatti il giorno dopo Ellie-May stava molto meglio. Questo libro mi è piaciuto molto, lo scrittore scrive molto bene, e in modo "chiaro".In alcuni capitoli del libro, la narrazione è un po’ dettagliata; molte volte fa delle similitudini, per spiegare meglio il significato della frase prima. Il libro è horror, ma non fa così tanta paura, solo in alcune parti. I dialoghi sono scritti molto bene e molte volte, tipo un dialogo del capitolo17, fanno vedere un tipico dialogo fra un ragazzo/a ed un professore/essa: il ragazzo vuole far vedere al professore una prova in più, ma dato che il tentativo prima era fallito, il professore non ne vuole più sapere. Complessivamente il libro mi è piaciuto molto!!
Autore: Elizabeth Laird
Titolo: Un fratello da nascondere
Editore: E. Elle
Alunno: Maddalena Pieri
Classe: 2
Sezione: D
Scuola: Scuola Media Statale F.lli Pizzigotti
Comune: Castel San Pietro Terme BO
E-mail:
pizzigot@kidslink.bo.cnr.itData: 26/03/2000
E’ il libro della biblioteca scolastica che più mi ha colpito. La protagonista è una ragazza della mia età, alla quale nasce un fratello handicappato, un macrocefalo. Essa prova vergogna e non vuole farsi vedere insieme a lui dai suoi compagni di scuola. Anche i suoi genitori si chiudono intorno a questo bambino, trascurando se stessi e le loro relazioni. La ragazza però, che prima della nascita del bimbo non aveva tanti amici, in seguito, incredibilmente, diventa il centro dell’attenzione di tutta la classe. Tutti si interessano a lei e al suo fratellino: vanno a casa sua a trovare il bimbo, giocano con lui, dandogli momenti di gioia e di allegria. Il bimbo, grazie a loro, fa progressi: incomincia a dire qualche parola, riconosce le persone e le saluta, impara a baciarle, anche per merito di sua sorella. Il fratellino dà quindi la possibilità alla ragazza di migliorare i suoi rapporti con gli amici, che dimostrano ad entrambi solidarietà e affetto. Questa storia, che incomincia in modo drammatico, mi è piaciuta per i tanti significati anche se si conclude in maniera drammatica. Innanzitutto è importante non vergognarsi delle persone diverse da noi, ma bisogna invece aiutarle, come hanno fatto i compagni di classe. L’incoraggiamento degli amici è servito quindi alla ragazza ad accettare il bimbo. Lui, a sua volta, sentendosi accolto e benvoluto, ha dimostrato alla sorella affetto e fiducia. Il fratellino diverso, che sembrava un ostacolo, diventa una risorsa per la ragazza. Anche nella vita è vero questo: le persone in difficoltà possono diventare una ricchezza, se si impara a rapportarsi e a vivere con coraggio insieme a loro. Io mi sono immedesimata nella protagonista, perché nella vita ho quotidianamente rapporti con un fratello che ha difficoltà e di cui a volte mi vergogno!Anche se non è sempre facile avere atteggiamenti di solidarietà e di accoglienza con chi è più sfortunato, credo che sia importante provarci!