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recensione



Ray Bradbury

Fahrenheit 451

Cioce Giorgio

Classe 3° E indirizzo musicale

Scuole madia "Gianni Rodari"      tel 051465158 -  fax 051465158

San Lazzaro di Savena          

 26/2/2000

Recensione

A Ray Bradbury, nato nell'Illinois nel 1920, viene ascritto il merito di
aver dato dignita' alla "Science Fiction"(fantascienza). 

"Fahrenheit 451" e' infatti un romanzo fantascientifico e fantapolitico
ambientato in una grigia citta' americana del futuro.

Montag, il protagonista, fa parte delle Milizie del Fuoco ed e' suo compito
bruciare  i libri che in questa ipotetica societa' sono 

ritenuti devianti e pericolosi e possederli e' un reato gravissimo tanto
quanto leggerli. Ma una notte, durante un'operazione di 

incendio, Montag, trascinato dalla curiosita' che gli brucia dentro, ruba
dei libri; leggendoli, capisce della stupidita' della 

societa' in cui vive e decide di combatterla.

Le conseguenze saranno tragiche ma alla fine Montag trovera' rifugio presso
gli uomini-libro, ognuno dei quali ha imparato a 

memoria un capolavoro della letteratura. 

Il tema fondamentale dell'avvincente romanzo e' la speranza che l'umanita'
non sia sopraffatta da una cultura tecnologica che 

annulli la conoscenza e la memoria, ma che custodisca invece il sapere e le
radici della proprie identita', e quindi la propria 

liberta' di pensiero.

Lo stile di Bradbury e' ricercato, ricco di similitudini e metafore che
evocano immagini e rafforzano significati e sensazioni.

"Fahrenheit 451" mi e' piaciuto molto non solo per l'avvincente storia ma
anche per la capacita' dell'autore di creare 

quell'atmosfera cupa e grigia che e' propria del romanzo.