Salto nell'ultramondo

progetto lettura (lettura)
Sat, 11 May 96 14:17 GMT+0100


AUTORE: Tognolini Bruno
TITOLO: Salto nell'ultramondo
EDITORE: Giunti
ALUNNO/A: Melotti Elena
CLASSE: 3
SEZIONE: C
SCUOLA: Media G. Pascoli
COMUNE: Anzola Emilia
DATA: 29/02/96
RECENSIONE
Il libro racconta l'avventura di un gruppo di amici che cercano di
salvare un loro compagno, Angelo, imprigionato nel mondo dei suoi
sogni.
Tutti quanti, cosi diversi fra loro, hanno pero' questo unico scopo e
sognando, cioe' entrando nel loro ultramondo, cercano di arrivare in
quel luogo, dove e' rimasto prigioniero il bambino, cosi' misterioso e
soprattutto pericoloso.
Il CE e' un bambino battagliero dalle idee un po' rivoluzionarie, che,
sognando, viaggia nello stadio che lo vede eroe, giocando nella sua
squadra del cuore. Martino, che vola in un'isola dai motivi caraibici,
e " la magna", una ragazza dalle taglie forti, sono coloro che cercano
di salvare l'amico.
Ma ci sono anche altri personaggi: il boss, il tipico "secchione" della
classe, e Francesca, un'accesa femminista.
Nel testo si parla dell'amicizia fra coetanei ma anche quella tra i
ragazzi e le persone piu' anziane che comunque sono necessarie e
utili alla nostra crescita.
Credo che il racconto sia adatto un po' a tutti noi che spesso
critichiamo quelle persone che sembrano i classici topi di biblioteca:
occhiali dalla montatura rotonda, corporatura minuta e caratterizzati
dalla, ormai ovvia, timidezza. Questi atteggiamenti sono per noi i
tipici scherzetti che si fanno in classe ma per quelle persone sono
delle offese, si credono dei falliti o delle persone anormali.
Per questo penso che bisognerebbe cercare di parlare con loro, di
confidargli i nostri dubbi, le nostre paure facendogli capire che in
fondo non sono cosi' diversi da noi. Qualche volta, se queste persone
non riescono a disfarsi del loro ruolo, nelle attivita' extrascolastiche,
le si potrebbero coinvolgere in quelle feste che organizziamo o in
danze sfrenate!
Per cui vi consiglio di leggere questo libro perche' potreste correre il
rischio di divertirvi e, soprattutto, di trovare un nuovo amico.