Paese dalle ombre lunghe

progetto lettura (lettura)
Sat, 20 Apr 96 17:26 GMT+0100


AUTORE: Ruesch Hans
TITOLO: Paese dalle ombre lunghe
EDITORE: Garzanti
ALUNNO/A: Draghetti Francesca
CLASSE: 3
SEZIONE: A
SCUOLA: Media Il Guercino
COMUNE: Bologna
DATA: 21/03/96
RECENSIONE
Il libro tratta di una famiglia eschimese che viene a contatto con delle
popolazioni bianche, credendo di trovarne profitto, ma alla fine si
rendono conto dell'importanza di mantenere i propri usi e le proprie
tradizioni.
In questo libro, piu' che in ogni altro, sono presenti osservazioni sulla
vita e sulla mentalita' di un popolo cosi' diverso dal nostro. Gli
eschimesi sono una popolazione poco numerosa e per questo sempre
allegra e molto socievole.
Vivono esclusivamente di caccia e di pesca, vestono di pelli e
pellicce, abitano in igloo molto piccoli, ma razionali e ben arredati.
Gli oggetti e le armi di cui dispongono sono esclusivamente di loro
costruzione
(lance e aghi fatti di osso, contenitori di pelle o legno...).
Molto strane anche le abitudini alimentari: a causa della scarsita' di
specie animali, sono abituati a nutrirsi sempre delle stesse carni (
foca, pesce, orso, volpe), e ne scelgono le parti piu' caloriche
(cervello, cuore, fegato...), che a noi sembrano disgustose se mangiate
crude. Sono molto religiosi; ogni cosa e' legata ad un Dio, e prima di
uscire si armano di tantissimi amuleti portafortuna. Le occupazioni
maschili sono la caccia e la pesca; quelle femminili accudire i
bambini, cucire, e masticare pelli per ammorbidirle. In questo libro,
secondo me molto bello e appassionante, ho potuto notare alcuni
elementi che caratterizzano la societa' eschimese, e in particolare uno
mi ha colpito molto: la sottomissione delle donne. Infatti esse sono
quelle che lavorano di piu', ma nonostante questo non vengono
considerate: un uomo puo' avere una donna in cambio di poche pelli.
Inoltre le persone anziane vengono abbandonate a morire in mezzo ai
ghiacci. Da notare e' anche la fedelta' alle proprie abitudini: il
protagonista ne' accetta di cambiare le proprie usanze di caccia
acquistando armi moderne dagli uomini bianchi, ne' si adegua alle
novita' offerte da essi in campo culinario. Secondo me, infine, il
narratore e' stato veramente abile ad illustrare paesaggi, metodi di
caccia e di vita, che probabilmente non ha mai visto.