Un giorno a Pompei

progetto lettura (lettura)
Sat, 20 Apr 96 17:26 GMT+0100


AUTORE: Manzi Alberto
TITOLO: Un giorno a Pompei
EDITORE: Mursia
ALUNNO/A: Bugliesi Chiara, Spiga Silvia
CLASSE: 1
SEZIONE: A
SCUOLA: Media Il Guercino
COMUNE: Bologna
DATA: 14/03/96
RECENSIONE
Una pietra rossastra, su cui sono incisi misteriosi segni sara' il perno
di questo affascinante racconto. Sara' forse stata la pietra a
trasportare il protagonista nell'antica Pompei proprio il giorno prima
della fatidica eruzione che cogliera' gli abitanti nel sonno?
In un solo giorno scoprira' gli usi e costumi di questa misteriosa
civilta', scoprira' la vita tranquilla degli abitanti, inconsapevoli della
grande tragedia della successiva notte. In questo poco tempo cerchera'
di indagare sulla pietra che si ritiene risalga a quel periodo; mentre
indaga verra' a conoscenza di un leggendario uomo d'oro approdato a
Pompei con una bambina, che ritrovera' adulta e suonatrice d'oboe; si
dice che l'uomo abbia nascosto un immenso tesoro mai trovato, ed ora
piu' che mai gli abitanti della cittadina ne hanno bisogno, a causa del
terremoto da poco abbattutosi su Pompei.
I pochi sopravvissuti vedono nel protagonista una somiglianza con
l'uomo d'oro, e cominciano a seguirlo per prendere il tesoro; in uno di
questi "incontri" egli verra' salvato dalla suonatrice d'oboe; in queste
pagine si provano tenere sensazioni, e non saremo solo noi a
provarle. Il racconto, a parer nostro, raggiunge il momento piu'
significativo alla fine, dove il protagonista riuscira' a capire il perche'
del suo viaggio e riuscira' a mettere finalmente insieme i pezzi del
puzzle che spiega il segreto dell'uomo d'oro, e non e' un tesoro come
quello classico composto essenzialmente da denaro e pietre preziose,
ma e' piu' un'importante regola di vita, raccontata sotto forma di una
morale filosofica che apparentemente ci puo' sembrare astrusa, ma da
una attenta lettura di essa emergono dei valori molto importanti, tra
cui spicca una massima: "Essere e' piu' importante di avere", e cio' e'
molto trascurato, oggi. Nel complesso il romanzo contiene
caratteristiche comuni a ogni bel racconto, ma e' proprio il finale che
lo distingue dagli altri. I nostri consigli all'autore? Rendere meno
complessa la formulazione delle frasi e la fine in modo che diventi
leggibile anche per i piu' piccoli.