Il branco della rosa canina
progetto lettura (lettura)
Sat, 20 Apr 96 17:21 GMT+0100
AUTORE: Podoan Gianni
TITOLO: Il branco della rosa canina
EDITORE: Le Monnier
ALUNNO/A: Sazzini Eugenio
CLASSE: 2
SEZIONE: A
SCUOLA: Media Il Guercino
COMUNE: Bologna
DATA: 27/01/96
RECENSIONE
Questo libro narra la storia di Franco, un ragazzo di 21 anni, che
ritornato nel suo paese natale, Civitella, comincia a studiare i lupi nel
loro ambiente naturale, per farne una tesi di laurea. Mentre il ragazzo
cerca di capire qual e' il territorio dei lupi, di quanti esemplari
e'composto il branco, di che cosa si nutre, qual e'il suo raggio
d'azione, nel branco della rosa canina nasce un cucciolo "Orecchio
Piegato", con il quale Franco inizia un progetto di "socializzazione".
L'esperimento riesce, ma quando i due sono veramente amici, uno
sparo spaventa il lupo, che interrompe i rapporti con Franco. Il
racconto termina quando il giovane "Orecchio Piegato" si separa dal
branco per andarne a formare uno proprio.
Questo romanzo mi e' piaciuto molto: e' di facile lettura, e'
avvinciente, tratta un argomento interessante e l'autore riesce a
fondere felicemente naturalismo e avventura in un romanzo molto
coinvolgente.
Il capitolo che mi e' piaciuto maggiormente e' stato "Incontri
ravvicinati"; in questo capitolo il giovane "Orecchio Piegato" accetta
e contraccambia l'amicizia e l'affetto dimostratogli da Franco,
avvicinandosi sempre piu' all'uomo, mangian do dalla sua mano,
accettando le sue carezze e mordendogli le mani e i vestiti
affettuosamente.
Nel testo sono presenti descrizioni di un incredibile realismo, che
rendono piu' piacevole la lettura del libro. Un altro motivo per cui ho
apprezzato il libro e' il fatto che l'autore affronti gli avvenimenti dal
punto di vista degli uomini e dal punto di vista dei lupi, a differenza
di altri autori che assumono un solo punto di vista per la narrazione.
Nel romanzo "Il Libro della Giungla" i lupi sia pur con qualche
riserva accettano il cucciolo d'uomo, in questo libro ai lupi, fin da
piccoli, viene insegnato a odiare e a temere l'uomo, a non fidarsi di
lui e a considerarlo come un acerrimo nemico.
Mi e' piaciuto trovare nel libro la storia non di un lupo cattivo e
assetato di sangue, ma di un lupo con cui si puo' istaurare un rapporto
d'amicizia.