Il mago di Oz
progetto lettura (lettura)
Sat, 21 Oct 95 18:28 MET
AUTORE: Baum Lyman Frank
TITOLO: Il mago di Oz
EDITORE: Editrice Piccoli
RECENSIONE PREMIATA: No
ALUNNO/A: Ricco' Giorgia
CLASSE: 5
SEZIONE: B
SCUOLA: Ferrari succursale via Pavese
LIVELLO: Elementare
COMUNE: Bologna
DATA: 13/03/95
RECENSIONE
Questo libro racconta di una bambina che viene scaraventata da un
ciclone in una terra sconosciuta dove vivono maghi e streghe, uomini
di porcellana, eserciti di topi campagnoli, spaventapasseri viventi,
boscaioli di latta, leoni codardi e tante altre specie di razze, quasi
umane. Questa bambina di nome Dorothy viveva in una casetta in un
luogo tutto grigio, ma ad un certo punto un ciclone trasporta la casetta
in un posto pieno di fiori e una signora (era una fata) va incontro alla
bambina e a Toto', il suo cagnolino. Parlano per un po' di tempo,
discutendo della morte della strega cattiva. Dorothy prende le scarpette
d'argento della strega e dopo averle indossate, incomincia il suo lungo
cammino per arrivare dal mago di Oz per chiedergli se la puo' fare
ritornare nel Kansas dove viveva. Durante il suo percorso incontra uno
spaventapasseri parlante. Lo spaventapasseri le racconta la sua storia e
la bambina decide di portarlo con se. Incontra anche un boscaiolo di
latta e un leone codardo e decide di portarli tutti con se nel viaggio.
Dorothy riesce a tornare a casa per merito delle scarpette d'argento e
cosi' puo' riabbracciare la sua adorata zia Em. Il libro e' stato facile da
leggere, divertente, fantastico e anche se c'erano parole difficili, a
margine della pagina c'erano le spiegazioni.
A me non sarebbe piaciuto vivere nel Kansas, un posto tutto grigio
senza allegria e movimento. Il personaggio che mi e' piaciuto di meno
e' stato il leone codardo che, dopo aver bevuto la pozione del coraggio,
offertagli dal mago di Oz, si vanta e ad ogni pericolo che incontra, dice:
"Lo distuggero' con una zampata". Insomma e' troppo vanitoso. Invece
il personaggio che mi e' piaciuto di piu' e' stato lo spaventapasseri
perche' non finiva mai di cadere e molte volte, con il suo cervello di
spilli e semi, pensava a cosa fare per aiutare i suoi amici. Mi e' piaciuto
anche il boscaiolo di latta che tanto tempo prima era un uomo, ma per
colpa della strega dell'est che gli fece scappare la scure di mano, Pian
piano divento' di latta. Siccome non aveva un cuore, il mago di Oz gli
dono' un vecchio cuoricino di stoffa argentata imbottito di segatura e
quando il boscaiolo camminava sentiva il tintinnio del cuoricino
battere nella sua corazza di metallo