Il mascheraio innocente

progetto lettura (lettura)
Sat, 21 Oct 95 18:25 MET

AUTORE: Piumini Roberto
TITOLO: Il mascheraio innocente
EDITORE: Arnoldo Mondadori
RECENSIONE PREMIATA: No
ALUNNO/A: Salzano Simone
CLASSE: 1
SEZIONE: C
SCUOLA: Leonardo da Vinci
LIVELLO: Media
COMUNE: Bologna
DATA: 01/04/95
RECENSIONE
Questo libro racconta la storia di un mascheraio, famoso per la sua
bravura, che viene chiamato alla Corte di Francia dalla duchessa di
Lempignac per prepararle una maschera di Carnevale. Verra'
ingiustamente accusato di un complotto e condannato a morte, ma
sara' proprio la sua abilita' nel creare maschere cosi' somiglianti al vero
a salvargli la vita. Il libro mi e' piaciuto, soprattutto per la figura del
protagonista, il mascheraio Bamberto, che e' un personaggio nobile e
disinteressato. Nelle prime pagine, infatti, l'Autore racconta che
Bamberto rifiutava grosse offerte di denaro che avrebbero fatto la sua
ricchezza, perche' per lui la cosa piu' importante era la gioia di svolgere
il suo mestiere. Viene pero' chiamato alla Corte di Francia, fra uomini
potenti e malvagi, che pensano di sfruttare la sua innocenza per un
complotto. Nascondono delle larve di vespa nella maschera che
Bamberto aveva preparato per la Duchessa e durante il Carnevale
queste vespe pungono il suo volto lasciandola sfigurata. E' come se
fosse una specie di punizione del destino, perche' la Duchessa e' un
personaggio molto superbo e vanitoso, come tutti i nobili della Corte
che durante il Carnevale portano maschere non di volti umani ma di
animali (lupi, maiali,...), quasi a rappresentare la malvagita' del loro
carattere.
Nella cella in cui e' rinchiuso, Bamberto costruisce al buio, senza
vedere ma fidandosi delle sue mani, una maschera uguale al suo stesso
volto, che gli salvera' la sua vita. E questo mi sembra il significato piu'
importante della favola: che la forza della fantasia e' in grado di
sconfiggere l'arroganza e la presunzione dei potenti