Capro espiatorio

progetto lettura (lettura)
Sat, 21 Oct 95 18:13 MET

AUTORE: Siegal Aranka
TITOLO: Capro espiatorio
EDITORE: E. Elle
RECENSIONE PREMIATA: No
ALUNNO/A: Vallini Valentina
CLASSE: 3
SEZIONE: B
SCUOLA: Salvo d'Acquisto
LIVELLO: Media
COMUNE: Bologna
DATA: 21/04/95
RECENSIONE
I personaggi principali di questo interessante libro sono Piri, Roszi,
Sandor, Lilli, Lajos, Manci, Iboya, Joli, il loro papa', la loro nonna
Babi, i loro amici, ma soprattutto la loro mamma coraggiosa. Piri e' un
nome immaginario, inventato dall'autrice: e' una ragazza ungherese di
dieci anni, travolta dall'orrore della guerra. Roszi e' la sorella, con cui
trascorre l'estate a Kamjoty. Sandor, Lilli, Lajos,
Manci, Iboya, Joli sono gli altri fratelli di Piri e Roszi. Il padre era stato
condotto in un campo di prigionia in Russia e di lui non si seppe piu'
nulla. La nonna, invece, si chiamava Babi ;abitava a Kamioty da sola,
quindi la madre di Piri, che si preoccupava per lei, obbligava le figlie a
farle compagnia durante le vacanze ed ad aiutarla nei lavori dei campi.
In questo racconto e' Piri la protagonista e le sue vicende sono
documentate a partire dal 1939 fino alla deportazione della famiglia nel
1944 nel campo di sterminio di Auschwitz. Inizialmente Piri e sua
sorella trascorrono le vacanze estive a Kamjoty con la loro nonna Babi.
Dopo tre mesi Piri torna a casa a Beregzasz dalla sua famiglia che sara'
duramente colpita dalla guerra : come il padre anche Lajos, Lilli e
Manci furono portati via di casa da due poliziotti, perche' Lajos aveva
tradito l'esercito ungherese.
Da questo momento inizio' per Piri un periodo di terrore e di fuga con
la sua famiglia. Ella fu poi portata in un ghetto dove trascorse giornate
infernali: doveva dormire per terra su stracci, doveva rientrare appena
vi era il coprifuoco.
Dopo aver passato circa un mese in questo luogo spaventoso per gli
Ebrei, arrivarono i treni tanto aspettati dai Tedeschi che caricarono
tutta la gente ebrea piena di terrore e di angoscia. Dall'arrivo dei treni
non si seppe piu' nulla dei fratelli e della madre di Piri, mentre lei e sua
sorella, dopo essere sopravvissute al campo di concentramento, furono
portate in Svezia per tre anni e qui iniziarono una nuova vita. Questo
libro e' molto interessante, perche' ci fa capire come una volta venivano
trattati gli Ebrei: essi venivano sottomessi, disprezzati dai tedeschi e
trattati come bestie nei ghetti dove avevano si' e no due metri quadri di
spazio per dormire e un piccolo pezzo di pane per non morire di fame.
Donne e bambini soffrivano piu' di tutti. I bambini piangevano ed
alcuni si ammalavano, per la mancanza di igiene.
A me questo libro e' piaciuto molto, anche se e' molto serio e lo
consiglio.
Nasce dal libro l'invito a resistere a qualsiasi forma di ingiustizia sociale
e di intolleranza